Manifesto del lug

Andrea Capriotti a.capriotti@nettuno.it
26 Jan 2002 01:42:03 +0100


Il sab, 2002-01-26 alle 00:07, fku@freemail.it ha scritto:
>=20
> Andrea Capriotti ha scritto:
>=20
> >"freeware" per noi=20
> >sta per "di tipo free" a prescindere dalla propriet=E0 intellettuale del=
 codice.=20
> >Ho evitato di intervenire in questo flame ma se mi chiami in causa...;)
> >
> >Cosa significa "di tipo free"? Gratis?
>=20
> Non necessariamente, free=3Dlibero.
> Libero di essere open source, ma anche libero di essere closed source.
> Libero di essere gratis, ma anche di costare
> una fortuna.
Praticamente tutto il software esistente e' "di tipo free"?
Curioso!

> Ecco perch=E8 l'open source viene inglobato in quella definizione pi=F9 g=
enerale.
Tu quale differenza vedi tra il software "open source" [1] e quello
libero [2]?

Se si vuole diffondere cultura, qualunque cultura, le parole ed il loro
significato sono importanti.=20

> >Cosa significa "proprieta' intellettuale"?
>=20
> Significa che l'autore di un'opera generata dal proprio intelletto ne dis=
pone come meglio crede.
> Se vuole pu=F2 rinunciare a questa sua facolt=E0, ma ci=F2 non deve/pu=F2=
 costituire un obbligo.
> Credo, ma non ne sono certo, che la propriet=E0 intellettuale sia anche c=
odificata nelle nostre leggi.
Qui apriamo un discorso troppo lungo e complesso [3].=20
Io consigliavo, piu' banalmente, di evitare l'uso del termine
"proprieta' intellettuale" in quanto si mescolerebbero concetti come il
diritto d'autore, i brevetti o i marchi registrati che comportano
considerazioni differenti.

> >> Ossia, in altri termini, per noi "freeware" =E8 pi=F9 omnicomprensivo =
di "free",=20
> >inteso nella traduzione italiana come "libero". A me pare che freeware=20
> >significhi semplicemente gratis e indichi una
> >cosa differente dal software libero.
> >
> >http://www.pcwebopedia.com/TERM/f/freeware.html
> >
> >"Copyrighted software  given away for free by the author. Although it is=
=20
> >available for free, the author retains the copyright, which means that
> >you cannot do anything with it that is not expressly allowed by the
> >author. Usually, the author allows people to use the software, but not
> >sell it."
> >
>=20
> Esiste questo tipo di sw.
> Esiste quello open source.
> Come utente Linux li utilizzo entrambi.
Questo, come utente, e' piu' che legittimo. Trovo pero' inutile,
nell'ottica di promuovere la diffusione della cultura, appoggiare un
fenomeno come il freeware. Ovviamente e' solo la mia personale opinione
ma era, in fondo, il consiglio iniziale di Agx.

> >> Insomma, per dirla in termini meno precisi ma pi=F9 concisi, siamo un =
LUG e non=20
> >un FSUG. Certo, pero' diverso da come viene descritto un LUG nel lug-how=
to:
> >
> >http://www.linux.it/~agx/docs/lug-howto.txt
> >
> >In linea di massima, gli scopi che un LUG dovrebbe prefissarsi sono  due=
:
> >  a) ragruppare tutti gli utenti GNU/Linux di una determinata zona=20
> >     geografica (circoscrizione, comune, provincia, ecc.);=20
> >  b) diffondere la cultura del software libero;
> >
>=20
> Il punto a) ha pecche notevoli: esistono gi=E0 casi di LUG che condividon=
o la stessa zona geografica.
> Sono un dato di fatto.
Questo e' vero. "Noi" siamo separati appena dal Tronto...;)

> Il punto b) non esclude che possano essere diffuse anche altre culture.
> Anche se sono differenti, talvolta in contraddizione tra loro.
> Sar=E0 il destinatario della diffusione a scegliere nella massima libert=
=E0 ed autonomia.
> Il mio compito =E8 quello di essere imparziale.
<mode ironia on>
Ma se ti interessa una cultura diversa da quella del software libero
perche' ti arrabbi tanto per l'articolo sulla "giornata nazionale di
Linux, e del software libero"?
Certo che, se fosse stata la "giornata nazionale di Linux e del
freeware", avrei condiviso il tuo punto di vista.
<mode ironia off>

> >> A mio avviso =E8 pi=F9 importante la libera raggiungibilit=E0 di quest=
o sw (e quindi=20
> >il suo libero utilizzo). Libero utilizzo di software gratis di cui altri=
=20
> >detengono il copyright e
> >ogni diritto?
> >Sara mica un progetto collegato alla setta "Open World"?
> >
> No, non credo.
Meno male...;)

> Si tratta, come ti ho gi=E0 spiegato di una libera scelta dell'autore per=
 un verso e dell'utilizzatore per l'altro.
Certo. Quello che non capisco e' cosa abbia a che fare con la cultura.
Ma forse il mio errore di partenza e' dare per scontato che chi si
impegna in un LUG lo faccia perche', cercando di svolgere un ruolo
sociale, vuole avvicinare ed "educare" piu' persone possibile.
Insomma, una persona che spera che gli altri si avvicinino a GNU/Linux
come consumatori critici e consapevoli e non come tifosi di un kernel.

> >Oggi come allora non riesco proprio a comprendere il tuo ragionamento...
>=20
> Pazienza :)
Devi ammettere che ci provo...;)


[1] http://opensource.org/docs/definition_plain.html
[2] http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html
[3] Se ti interessa puoi approfondire a questo indirizzo:
http://www.gnu.org/philosophy/gpl-american-way.it.html

Saluti
--=20
Andrea Capriotti
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