Manifesto del lug
Davide Cerri
davide@linux.it
Sun, 27 Jan 2002 12:57:55 +0100
Alle ore 12:18, domenica 27 gennaio 2002, fku@freemail.it ha scritto:
> >Penso proprio che per il 99,9999% della gente "freeware" (che è il
> > termine che usate voi) vuol dire software gratuito, punto e basta.
>
> Si vede che quella percentuale di persone avrà, se sarà interessata,
> la pazienza di ascoltare e comprendere le spiegazioni che richiederà.
Questo mi pare un esercizio di arrampicata libera sugli specchi. Perché
mai uno deve usare un termine attribuendogli un significato diverso da
quello attribuitogli dal resto del mondo, pretendendo di spiegare che
il "suo" significato è diverso?
> >La tua curiosa definzione poi mi sembra abbracciare praticamente
> > tutto e quindi, alla fine, non dire praticamente nulla.
>
> Infatti è una definizione che non obbliga a scelte di campo.
No, secondo me non è una definizione perché non definisce
sostanzialmente niente, è solo acrobazia linguistica. E ripeto che
comunque la "scelta di campo", in un LUG, secondo me ci deve essere.
> Si, tra Linux e qls altro sistema operativo (o kernel, più
> propriamente) sono evidentemente parziale. Però poi accetto tutto ciò
> che gira intorno a Linux.
> Dentro Linux non opero, come ho già detto, scelte di campo.
> Mi sta bene tutto perchè accetto il settore nella sua interezza.
Continuo a non capire, allora, perché ad esempio un'eventuale versione
di Internet Explorer per Linux ti starebbe bene (l'hai detto tu), ma su
Windows no.
Ciao,
Davide
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Davide Cerri - davide at linux dot it
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