Manifesto del lug

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27 Jan 2002 19:10:24 -0000


Roberto A. Foglietta ha scritto:

>  Ma tu sei impazzito!   Se una definizione non fosse riduttiva, o meglio 
>selettiva, a cosa 
>cavolo servirebbe? Una definizione DEVE essere selettiva affinchè le 
>persone distinguano.

Ma una definizione può essere più o meno selettiva...

>
>> Ho bisogno di un'altra che sia più generale e comprenda sia open che closed 
>source.
>
> Software.   Dopo se vuoi fare una selezione puoi sare le seguenti:
>
>  software opensource   "        libero
>  "        gratis = freeware
>  "        proprietario
>

Per me non vale gratis=freeware; l'ho già spiegato altrove.


>> C'è stato, tra il pubblico del Linux Day, chi mi ha fatto notare la differenza 
>tra il sw che mostravo lì (seppure su slide) > e quello che gli avevo fatto 
>vedere sette giorni prima (in particolare ci si riferiva a Kylix): la mia 
>spiegazione è stata tranquillamente compresa ed accettata. >  
>
>  Quindi non siamo gli unici ad accorgerci che non hai le idee chiare.   Il 
>fatto che però le persone che lo notino (e quindi dimostrino un 
>certo accume) non ti prendano a parolaccie è questione di educazione non 
>indice del fatto che tu abbia ragione.
>

No, il signore autore della domanda ha avuto un dubbio (credo ragionevole).
Sono certo di averglielo chiarito.
Poi quello che pensa dentro di sè sono solo ed esclusivamente fatti suoi.
Non miei.
Penso neppure tuoi.

>>  
>> 
>>>>>Cosa significa "proprieta' intellettuale"? >
>>>>>
>>>Qui apriamo un discorso
>>>troppo lungo e complesso [3].
>>>Io consigliavo, piu' banalmente, di evitare l'uso del termine
>>>"proprieta' intellettuale" in quanto si mescolerebbero concetti come il
>>>diritto d'autore, i brevetti o i marchi registrati che comportano
>>>considerazioni differenti.
>>>
>>  
>> Hai ragione.
>> Però siamo sicuri che io confonda i termini?
>> La proprietà intellettuale è più un concetto astratto, che poi si può 
>"materializzare" nel copyright, se l'autore vuole, o nell'open source, sempre se 
>l'autore vuole. > Ma io, come USER, rispetto entrambe le scelte.
>> 
>
>  USER = utente od utilizzatore.
>  Nel tuo caso sarebbe meglio usare il termine utilizzatore: cioè colui 
>che usa qualcosa per i propri fini.
>

Anche "utente" va bene.
Se utilizzo un mezzo, sarà per farci qualcosa, è ovvio.


>  Appunto, sarebbe bene che fossi coerente ma non nell'uso nella  filosofia. 
>Cioè capire che certo SW può essere usato in funzione del 
>fine comune che si vuole ottenere e non perchè ti serve a te.
>

Cos'è il sw?
Io pensavo fosse del codice scritto in modo opportuno per risolvere automaticamente un problema su un calcolatore.
Ovvio che mi preme risolvere il problema...

>  Credo che con queste tue parole abbia dato una forte spinta al  
>conservatorismo di questa lista...
>

Io spero possano portare spunto di riflessione.
Non ho altro scopo.

>  Io ti consiglio di ritornare ad occuparti di NT, che a quelli della M$  è caro 
>il concetto di USER... lo so che te la fanno pagare cara la 
>licenza per il server... ma almeno così sarei "libero" di usare il SW 
>che ti pare.
>  Non ti stupire quindi che la libertà abbia un prezzo!
>  ROTFL
>

Grazie, ma riesco ad essere "user" pure su Linux.
Essendo, grazie a Dio, libero di scegliere...

>  Tu hai un concettto distorto di liberta: "posso farmi i cazzi miei?  Si? 
>Allora sono libero". 

Ma quando mai???????????

>Dire che il tuo un concetto di libertà è 
>infantile di libertà sarebbe (al limite) depenalizzare il reato di 
>omicidio volontario: "sono un uomo libero e quindi libero di uccidere il 
>prossimo". Bello!
>

Deliri???????????

>> Non me la sono presa per l'argomento trattato, ci mancherebbe!!! :) > Per il 
>modo incompleto in cui è stato trattato si.
>>  
>
>  Io invece me la sono presa eccome!
>  Ho visto idee buone e sostenibili stuprate da un linguaggio e da un 
>pensiero che non appartengono al buon senso.
>

Allora era meglio se la rivista non avesse dato risalto alla manifestazione?
Nooo, non è necessario arrivare fin qui.


>  Se per quello il beta-testing continuo a cui la MZ ci ha abituato non  è forse 
>debug distribuito? No? Vabbè hai ragione l'unica differenza fra 
>Linux e Winzzoz è che noi i bugfix li rilasciamo e loro no.

Eh eh...:)...non è differenza da poco conto!

>  Però ti assicuro che il DEBUG distribuito è forse proprio l'elemento 
>comune. Ma sai che mi ricordi molto un commerciale che si inventa parole 
>  e le intreccia per stupire?
>

Non sono che uno studente.
Concordo sul debug distribuito.

>> Il sw libero ha quindi reso "più libero" l'utente. > E' un aspetto 
>importantissimo, assolutamente fondamentale!!!!
>> Ma non basta per dire: "non parlo del closed".
>> Parlo, quando posso ed in ogni caso senza lucrare, di entrambi.
>>  
>
>  Io invece parlo di SW libre e non mi vergogno a dire che ci lucro  sopra... 
>anzi ci lavoro proprio e spero di farlo per tutta la vita!
>
>  Faccio il programmatore SW di linux embedded (sono all'inizio) e spero  di 
>riuscire a pubblicare parecchi articoli su come percorre la stessa via.
>

In bocca al lupo!

>  Il problema non è lucrare sul proprio lavoro (programmare) ma farlo  sulla 
>pelle degli USER che ti stanno tanto a cuore.
>
>  Grazie per avermi dimostrato che le persone con cui ho litigato fino  ad oggi 
>sono MOLTO più intelligenti di quanto le valutavo.
>  Credo che chiederò la tessera di ILS.
>
Nella vita mai dire mai.
Chi lo sa se poi ci ripensi di nuovo? :)

Ciao
Francesco

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