Linux Day e temi non inerenti

Michele Dalla Silvestra dalla@keycomm.it
Tue, 29 Oct 2002 12:02:31 +0100


On Mon, Oct 28, 2002 at 10:33:48PM +0100, Marco Gaiarin wrote:
> Mandi! Davide Cerri
>   In chel dí si favelave...
> 
> [tecnicalia, rispondo solo in lista perchè mi converto le liste in
> newsgroup, e mi è dificile fare post e contemporaneamente una mail a
> ild-cd. Ovviamente la mail è anche per ils-cd. Ovviamente posso e
> forwardo in -soci]
>[...]
> Sono perfettamente daccordo sui principi enunciati, avete *in* *teoria*
> perfettamente ragione. Concordo nel rischio di trasformare il LinuxDay
> in una specie di fiera delle associazioni, in cui entra tutto e il
> contrario di tutto.
>[...]
> 1) se ad una manifestazione qualsiasi Linux si decide di acquistare dei
> prodotti del CES (commercio ecquo e solidale) per i coffee break, al
> posto di equivalenti prodotti legati meramente a logiche commerciali, e
> molto semplicemente farlo sapere, non vedo nulla di strano. Ditemi dove
> sta il problema.
>[...]
> 2) Solo a titolo di paradosso, lo dico da subito, avete chiuso il
> cancello con i buoi già scappati: invoco l'applicazione di questa
> sacrosanta regola anche per il LD di openlabs, che si svolge se non
> erro nei locali dell'ENAIP, ente formativo privato di ``proprietà''
> (culturale, perlomeno) delle ACLI, ovvero una associazione cattolica
> ben nota. Mo' come si fa?!
>[...]

Mi tocca rispondere in lug e in soci, vabbe', e' il male minore.

Parlo come socio ILS, non come membro del CD.

Capisco perfettamente che ne' ILS ne' i LUG (anche quelli "grossi")
possiedano immobili e/o stanze capienti per il L.D. e/o possano affittarne,
per cui e' ovvio che dovranno appoggiarsi a qualcuno che glieli offra.

Ma il tutto deve finire li', ovvero si puo' mettere un cartello, oppure
ringraziare il gruppo "xyz" per l'ospitalita', insomma, trattarlo come
sponsor e non coinvolgerlo attivamente nella manifestazione.

E secondo me meglio uno sponsor tipo "Commercio Equo" che una distribuzione
Linux, che creerebbe parecchie piu' invidie e risentimenti verso altre
entita' commerciali legate al Software Libero. Se poi questi volessero
distribuire volantini, ok, basta che non "intralcino" il regolare
svolgimento del Linux Day.

E poi credo che il S.L. si agganci poco col CommEquo, in quanto gli autori
di piccoli software GPL non vedono una lira di quello che incassano le
grandi distribuzioni commerciali, insomma, sono due mondi diversi :-) ma qui
sforo nel fuori tema...


ciao

Michele