[LUG] Materiale L.D. (novità)

[Manuele Rampazzo]

On Sat, Nov 08, 2003 at 05:06:02PM +0100, FabioDB wrote:
> Alle 16:39, sabato 8 novembre 2003, Manuele Rampazzo ha scritto:
> > Se si voleva accettare software non libero all'interno della
> > manifestazione, beh, si faceva a meno di scrivere quelle linee guida, ma
> > se ne scrivevano altre. Visto che invece ora son state scritte quelle
> > linee guida lì, mi parrebbe come minimo poco serio non seguirle più...
> Un po' di elasticita:
> 1) penso che nessun LUG abbia talk su Lindows;

Non mi sembra c'entri molto con la discussione, questo punto.

> 2) nessuno distribuirà CD solo di Lindows;

Idem come sopra.

> 3) escludere a priori prodotti commerciali è un'idea che andava bene negli 
> anni 90'.

Com'è stato scritto da altri, hai fatto confusione tra software
proprietario e software commerciale.

> Purtroppo ora si è giunti ad un punto tale che o si continua secondo le "linee 
> guida", ovvero facendo del tutto pur di non vedere quello che si sta muovendo 
> intorno e grazie a noi, oppure si tira fuori la testa dal guscio e si cerca 
> di prendere il treno in tempo.

Guarda, a quanto sembra molti degli iscritti alla presente mailing list
reputano che la "mancanza d'elasticità" e l'essere "fuori dal tempo" sia
il voler dire "accettiamo tutto, purché vada con Linux".

In ogni caso, qui si tratta _secondo me_ soprattutto di un problema di
coerenza di ILS, visto che, casualmente, proprio qualche giorno fa ho
letto nella mailing list dei soci che "non si cambiano le regole in
corsa per non far la figura dei pagliacci"... Non capirei a questo punto
in che modo il non rispettare le regole che si erano definite possa non
essere considerato un "cambiare le regole in corsa", con tutte le
conseguenze del caso.

In fondo, elasticità per elasticità, si dica pure che chiunque può fare
quello che vuole, no? Visto che seguire le linee guida significa essere
fuori del tempo...

Ciao,
Manu

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)