[LUG] Una riflessione sui Lug
Edy Incoletti
edy.incoletti@logicsnc.com
Mer 8 Set 2004 09:13:40 CEST
Antonio Gallo ha scritto:
>>partire dall'art. 14), che io sappia nessun lug è *Riconosciuto*
>>
>>
>
>Aspe ^_^ !!!
>
>Non mi ricordo come dove e quando ma un LUG della Valle d'Aosta credo
>sia stato "riconosciuto" in quanto per le regioni a statuto speciale basta un decreto del prefetto (IMHO da verificare) e non quello del
>Capo dello Stato.
>
>
>
Visto che siamo stati chiamati in causa:
Si, siamo stati riconosciuti, ma il riconoscimento del prefetto è
possibile per chiunque, non solo per le regioni a statuto speciale. Se
riconosciuti dal prefetto il riconoscimento (e tutto ciò che comporta)
vale solo per ciò che viene fatto in ambito territoriale (provincia) e
non per ciò che avviene fuori dalla provincia.
La nostra scelta è stata dettata da 2 motivi:
1- dialogare con la Regione/Provincia, quando la stessa
Regione/Provincia ti riconscono con decreto ha una valenza decisamente
maggiore
2- responsabilità dell'associazione. Qui non c'entra la correttezza o la
malafede, ma se durante il LD, esempio, per qualche motivo (guasto
elettrico) si da fuoco all'aula che una scuola ha messo a disposizione?
Il vostro presidente è pronto a sborsare i soldi per ricostruirla? Se
non si è associazione riconsociuta il presidente è illimitatamente
responsabile per gli atti dell'associazione.
Chiedere il riconoscimento costa caro. 200€ per le spese vive vanno
bene, ma il notaio non regala le sue prestazioni (a noi 700€).
Discorso diverso è richiedere la partita IVA che comporta un sacco di
burocrazia ogni anno (dichiarazioni, bilanci, ...) e che serve solo se
si vuole fare attività commerciale abituale.
Non serve per le quote o per occasionali vendite di CD e interventi. NB
OCCASIONALI.
Dal mio punto di vista, senza porre nessun obbligo, richiedete il
riconoscimento appena avete fondi per farlo (credo che i vantaggi di
immagine e legali valgano la pena) e lasciate perdere la Partita IVA.
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