[LUG] BOZZA: Linee guida LD 2004

robang robang@libero.it
Mar 14 Set 2004 15:22:42 CEST


Francesco Casalena ha scritto:

>>>I problemi sono rilevanti ed andavano affrontati per tempo.
>>>"amen" non mi piace, anche a costo di chiedere un rinvio del tutto o di saltare un'edi-
>>>zione.
>>>Speriamo che lista sia di aiuto.
>>>      
>>>
>>Che intendi?
>>    
>>
>
>Che deve/dovrebbe uscir fuori una soluzione che non faccia affidamento solo 
>sull'altrui buona fede. 
>
 Lo sterminio di massa dei dissidenti politici, religiosi e razziali 
insieme alla dittatura completa, autoritaria e monolitica è una 
soluzione che saurisce il tuo requisito: non è basata sulla buona fede 
altrui ma sul principio che prima ti sparo e poi ti domando come mai non 
hai fatto come gli altri.

 Fortunatamente il diritto internazionale si poggia su alcuni capisaldi 
quali "la presunzione di innocenza", cioè che se non dimostri il 
contrario sei innocente.

 Il fatto che esista un comitato che prenda una decisione (di 
esclusione/inclusione) ed ovviamente che si assuma la responsabilità 
della scelta dovrebbe bastare, è già molto di più dell'anno scorso. 
D'altronde se hai accettato le linee guida hai accettato di avere degli 
arbitri e se non le hai accettate allora è giusto che ti disconoscano.
 
 Diciamo piuttosto che essendo "linux day" un marchio non registrato, 
per non dire "generico", non è plausibile che si possa negare a qualcuno 
di usare quella dizione. Quindi tutto ciò che il comitato può fare è 
semplicemente stralciare (spesso a posteriori) l'evento dalla lista 
delle manifestazioni che fanno parte del "loro Linux Day".

 Il comitato può rilasciare un comunicato stampa che faccia fare una 
figura di *merda* all'eventuale ditta mascherata da LUG nella speranza 
che quell'azione abbia successo. Però nel caso che effettivamente avesse 
successo non sarebbe poi tanto strano che la ditta chiedesse i danni 
d'immagine ad ILS nel caso non rettificasse.  Anche se abbastanza forte 
da resistere accumulare querele non è il proprio il massimo.

 Perciò concludo che non solo possiamo affidarci alla buona fede altrui 
ma *dobbiamo* sperare nella buona fede altrui. Perchè altrimenti la 
strada può essere una sola quella di "costituirci tutti come 
associazioni locali" e convergere sotto un unico ombrello che potrebbe 
essere ILS. Ma qeusta cosa che è stata proposta e bocciata in lista e 
che comunque non garantisce alcunchè. Perchè fare un'associazione è 
molto più alla portata di un'azienda che di un gruppo sparuto di 
privati. Semmai le associazioni si formano spontaneamente perchè 
esistono abbastanza persone che desiderano scegliere quel percorso più 
di altri.
 In fondo c'è chi va a fare escursionismo con i suoi amici e quelli che 
vanno a farlo con il CAI.
 

 D'altronde le cose hanno un nome che le distingue:

 - linee guida
 - comitato

 non credo sia il caso di farne un'istrutturia legale degna della/del

 - Costituzione
 - Parlamento

 possiamo anche desiderare di volare più bassi, no?



 Ciò su cui realmente ILS realmente diffettava era il fatto che non si 
degnava di riconoscere come sue _pari_ altre realtà del tutto simili 
solo perchè venute dopo o di interesse locale. Però in queste linee 
guida compare una più equa distribuzione dei meriti che sembra far 
sperare che ILS in futuro tratti con meno presunzione le altre 
associazioni che perseguono più o meno i medesimi obbiettivi.



 Ciao,
 /roberto










 

 



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