[LUG] Data prossimi LinuxDay 2006 e successivi

Roberto A. Foglietta me@roberto.foglietta.name
Lun 27 Feb 2006 17:04:44 CET


Daniele Palumbo wrote:
> Alle 16:04, lunedì 27 febbraio 2006, Manuele Rampazzo ha scritto:
> 
>>mah, per salvare capra&cavoli si potrebbe pensare ad una "linux week"
>>(tipo dal 23/10 al 29/10) che culmini nel "linux day" (il 28/10), in cui -
>>chi può permetterselo, non credo saranno poi così in molti ad avere così
>>tante energie da spendere - si possono organizzare eventi collaterali,
>>conferenze, workshop, ecc.
> 
> 
> fin dall'inizio comunque l'idea era che ogni lug organizzasse una cosa tipo 
> "linux day" all'interno della "linux week".
> certo non mi aspetto che nessuno (se non qualche pazzo universitario, tipo 
> -forse- me) organizzi qualcosa per ogni giorno della settimana!
> 
> comunque se l'idea è buona, ci si può lavorare sopra.
> se qualcuno è interessato si potrebbe fare una video conferenza, una chattata, 
> un qualcosa dove si buttano in piazza le proposte, magari prima della lugconf 
> per poterne discutere meglio.
> 
> oppure potremmo fare un tavolo di discussione con quest'oggetto, cioè "linux 
> week" (e NON linux day, semplicemente per non dare adito a flame inutili e 
> dannosi).
> però, come sempre, datemi prima qualche feedback. in fretta che domani 
> "chiudono" le proposte dei tavoli :)
> 

  Si tratta di un ottima idea.

  Oltrettutto all'interno di una stessa regione o provincie vicine i 
vari lug potrebbero coordinarsi per alternarsi nell'arco di questa 
settimana in diverse attività e quindi darsi una mano reciprocamente e 
imparare a lavorare insieme.

  Di volta in volta un gruppo diventa quello che propone e traina gli 
altri in un impresa/evento. A turno, così tutti quanto sperimentano come 
si coordina e come si aiuta, così tutti quanti crescono come UGUALI e 
forse è la volta buona che "inventiamo" un modo di governarci (almeno 
nelle piccole cose) senza sempre avere a che fare con le solite guerre 
intestine per l'ascesa al potere che ormai è storia vecchia come l'uomo 
ma possibile che non si impari mai?






  ----- OT? ------

  I villaggi hanno dovuto diventare città per erigere mura a difesa dei 
loro cittadini, le città sono diventate stati, poi imperi, poi nazioni, 
poi democrazie. Tutti uniti contro qualche nemico: sempre e comunque guerre.
  E quando il nemico non esite lo si inventa... il potere ha bisogno di 
un nemico da combattere perchè senza non protrebbe unificare tante 
persone diverse, non potrebbe mettergli la stessa divisa, non 
riuscirebbe a convincerle. Qualcuno "diverso" però sembra che spunti 
sempre fuori, dannazione... sarà per questo che la costituzione prevede 
il rispetto e la difesa ANCHE delle minoranze?

  Ma il primo e più prioritario problema che ha un capo appena insediato 
è quello di far fuori tutti gli oppositori. Nienta capi, niente casini, 
ma il problema del coordinamento rimane e in qualche modo dobbiamo 
trovare una soluzione migliore... A scuola ci hanno insegnato la storia, 
a qualcosa dicevano che servisse... agli americani non la insegnano ed 
infatti girano ancora tutti con la pistola in tasca.

  Piccole comunità, piccoli capi, piccoli contrasti che magari si 
possono risolvere a "salsiccie e birre" e un grande coordinamento per 
distribuire l'impegno, le responsabilità e raggiungere comunque 
l'obbiettivo comune: un mondo migliore dal punto di vista delle libertà 
digitali, poi per le altre vedremo...


  Ciao,
-- 
Roberto A. Foglietta
http://roberto.foglietta.name
http://lugge.net


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