[LUG] Data prossimi LinuxDay 2006 e successivi

Cristiano Paris c.paris@email.it
Lun 27 Feb 2006 21:09:23 CET


Il giorno Mon, Feb 27, 2006 at 07:48:50PM +0100 Manuele Rampazzo ha scritto:
> ...
> Cristiano, ricordati che il mio primo intervento era per indicare come
> un certo "al lupo! al lupo!" gridato stiticamente da parte di una
> persona nota ai più per la valanga di stupidaggini con cui ammorba le
> liste fosse null'altro che l'ennesima sua stupidaggine; lo sarebbe anche
> qualora quanto costui paventa si traducesse effettivamente in realtà,
> ovviamente in forme ben diverse rispetto quanto va blaterando...

Non vedo questo cosa c'entri. Io mi sono concentrato sul tuo messaggio
sui bollini che, dal mio punto di vista, è un atteggiamento più che
deleterio.

> > coordinamento nazionale di qualche tipo dovrebbe innanzitutto fornire
> > servizi alla comunità, per tenerla unita, dare risalto alle realtà
> > locali, fornire strumenti di collaborazione.
> 
> Mi sembra quello che ILS fa già da un bel pezzo: dove sarebbe la novità,
> l'innovazione?

Forse nessuna ma il punto qui è che ILS è un Lug come un altro e non un
coordinamento nazionale. Un coordinamento nazionale è un'entità costituita
DAI LUG, non un Lug a se stante.

> > E soprattutto dovrebbe rendersi conto della temporaneità dell'impegno
> > dei suoi appartenenti al gruppo e facilitare l'ingresso e l'uscita dallo
> > stesso.
> 
> Eh? Me la spieghi questa frase? :-)

Certamente. Nella mia esperienza in un Lug ed in altri gruppi dedicati
all'Open Source, la dinamica è:

- Un gruppo di persone ben affiatato che ha collaudati ed efficienti
  meccanismi di comunicazione fonda un gruppo. Per un po' di tempo quel
  gruppo fà delle buone cose, spesso con l'unico scopo di dare forza e
  notorietà al gruppo ed al suo nome.

- Dopo un po' però il tempo delle persone diminuisce e le attività del
  gruppo ne risentono. In questo risiede la temporaneaità.

- Quello che succede poi è che, pur di far sopravvivere il gruppo ed il
  suo buon nome, ci si inventa delle attività e si fà proselitismo. Ma i
  "proseliti" raramente si inseriscono nel gruppo, perchè l'interazione
  con il gruppo stesso non è così collaudata come nel team originale.

- Dopo un po' il gruppo si cristallizza su se stesso e diventa immobile.
  Le risorse ed il know how accumulato si perdono e, qualche volta, lo
  zombie che è il gruppo ruba risorse ai futuri gruppi della stessa zona
  (ad es. tenendo occupato un nome a dominio che invece potrebbero
  cedere).

Secondo me invece si deve far sì che, prima che in un gruppo, le persone
si ritrovino attorno ad un progetto. Ed un coordinamento nazionale deve
fornire gli strumenti affinchè le persone si aggreghino e lavorino
insieme, favorendo l'entrata nella comunità e trattenendo quanto più
know how possibile da chi, prima o poi, ne esce.

> > Infine, IMHO, nel mondo dell'Open Source, le iniziative hanno successo
> > per il proprio valore intrinseco ed un gruppo acquisisce consenso solo
> > in base a quello che fà, non ai bollini che distribuisce.
> 
> Chiaro, ma c'è modo e modo di fare le cose ed una possibile, ipotetica
> "certificazione" determina se un certo modo è coerente con i valori di
> un'organizzazione o meno.

Certamente ILS o chiunque altro può fare quello che vuole. Sarà solo il
tempo a decidere se la certificazione ha accolto il favore ed il
consenso della comunità.

> Tu mi potresti dire che diffondere GNU/Linux attraverso - ipotizzo, non
> voglio dire che sia il tuo caso eh - la pubblicizzazione e il sostegno
> da parte di un LUG ad un $noto_DB_proprietario sia un buon modo per
> diffondere GNU/Linux... Bon, la tua scelta è in fondo legittima, la
> libertà di far questo, ma nel momento in cui per qualche motivo ti
> volessi riferire ad ILS (anche per la fornitura di banali servizi quali
> il dominio di terzo livello) secondo me quest'ultima avrebbe *tutto il
> diritto* di farti quantomeno notare che il $noto_DB_proprietario fa un
> po' a cazzotti con quanto ILS cerca di propagandare.

Capisco.

> Cosa farebbero in questo caso alcuni noiosi figuri? Come minimo
> griderebbero allo scandalo, alla dittatura di ILS, al tentativo di
> mandare ai lavori forzati nei gulag i liberi partecipanti dei liberi
> LUG... mah! :-O

Personalmente ritengo che, per il motivo che ho addotto 6 paragrafi fà,
il losco figuro, come tu lo definisci, se è solo un troll, finirà per
smetterla, schiacciato da un peso che, PERO', non può che nascere dalla
comunità e, IN NESSUN CASO, può essere un "deus ex machina" introdotto
all'esterno di essa.

Altrimenti sarà il "deus ex machina" a fare la fine del losco figuro.

> Nota bene che questo fantomatico "coordinamento" o "voce dei LUG" di cui
> ogni tanto si legge qui dovrebbe prima o poi darsi delle norme, chiamale
> anche "definizioni" se preferisci, che potranno anche essere scelte nel
> modo più democratico possibile, ma scontenteranno sicuramente alcuni
> gruppi... e qualche noioso figuro, magari sempre quello, ripartirà con
> la solita valanga di insensatezze!

Non sono cose nuove quelle che mi dici. Tuttavia è bene diverso
"decidere insieme il coordinamento" che "io mi ergo a coordinamento".

> Comunque, forse "certificazione", o "bollino", è un termine troppo
> fraintendibile, io intendevo più che altro la /libera/ e /responsabile/
> accettazione di valori comunemente accettati, con la garanzia di una
> verifica che chi /liberamente/ e /responsabilmente/ accetta questi
> valori non faccia il furbacchione per i suoi loschi fini.
> 
> > Forse è ora di cominciare a creare consenso.
> 
> Concordo. Comunque mi sembra che ILS abbia da mo' un consenso comunque
> notevole, o se non altro buona parte della comunità italiana "che conta"
> nel Software Libero (che onestamente preferisco al commercialotto Open
> Source) sembra aderire a quest'organizzazione.
> 
> Casomai il concenso dovrebbero crearselo quelle persone che rompono i
> totani e che organizzano inconcludenti crociate anti-ILS (sempre persone
> scelte a caso, eh).

Concordo su quest'ultima frase, ma dissento fortemente sulla
classificazione "buona parte della comunità italiana che conta".
Personalmente ritengo che, nel mondo dell'Open Source, non conti proprio
nessuno perchè contiamo tutti alla stessa maniera, ringraziando un ente
superiore a caso, per chi ci crede.

-- 
Cristiano Paris
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