[LUG] Offerta grafico per Logo Linux Day

Marco Bertorello marco.bertorello@allug.it
Ven 7 Lug 2006 18:09:56 CEST


On Fri, 07 Jul 2006 16:45:28 +0200
Flavio Visentin <THe_ZiPMaN@zipman.it> wrote:


Ciao Flavio,

innanzitutto, perdona se i miei toni possono sembrare eccessivamente
sarcastici e/o provocatori, ma sono un po' stanco e vorrei esprimermi
diversamente e non ci riesco :-(

> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
> 
> Marco Bertorello wrote:
> > Mayhem, perdonami, ma non mi sento un "integralista", se chiedo che
> > il logo del *LINUX* day venga realizzato con software che gira
> > (anche) su *LINUX*
> 
> Sì, questo è integralismo.

Per me no.

> > e che sia modificabile (anche) su *LINUX*.
> 
> No, questo non è integralismo.
> 
> > IMHO, questa è coerenza.
> 
> Noi promuoviamo il SL perché offre delle libertà, quindi noi
> promuoviamo prima di tutto la LIBERTA'.

La libertà mia inizia dove finisce la tua, detto in soldoni.

Non mi sento di difendere *tutte* le libertà di questo mondo,
d'altronde, anche M$ si arroga la libertà di vendere sw costosissimo e a
licenza. Dovremmo difenderla?

Ci sono libertà da difendere e libertà da combattere, imho

> Imporre l'uso di un determinato software o vietare l'uso di altri
> software è contrario al concetto di libertà, 

Quì nessuno obbliga ad usare GIMP o Inkscape. A me va bene qualunque
prodotto sw, purchè:

a) giri (anche) su linux
b) permetta tutte le modifiche (anche) da linux
c) sia software libero

> mentre richiedere che sia
> fornito un lavoro in formato libero è concorde.

No, limiti la libertà di formato, scherzi? :-)

> Imporre l'uso di un software per la creazione del logo non è una
> questione di coerenza; se fosse veramente una questione di coerenza
> allora sarebbe necessario imporre l'uso di solo SW libero anche per
> tutti gli utilizzi futuri e le manipolazioni successive del logo.

e infatti, sarebbe coerente anche questo (fermo restando che non si
impone un determinato sw).

> Quindi sarebbe necessario richiedere che chi stampa gli adesivi, le
> magliette, i cappellini, le cartellette ecc. utilizzasse SOLO software
> libero per farlo (e probabilmente non potremmo stampare il logo dato
> che il 99% delle apparecchiature di quel tipo è gestita con SW
> proprietario);  analogamente chi lo volesse stampare sulla propria
> stampante non dovrebbe poterlo fare da Windows, perché non è un
> sistema libero (magari ci mettiamo un bel DRM per impedirlo).

queste mi paiono un po' esagerazioni. un conto è un prodotto fisico,
finito come una maglietta o un mug, un conto è un prodotto sw (il logo è
un prodotto sw) che dev'essere usabile e manipolabile con sw libero, da
persone che per lo più usano *esclusivamente* SL.

> Perché però non ci reputiamo incoerenti se non imponiamo l'uso di SW
> libero anche al maglificio o alla tipografia? Se facciamo un'eccezione
> per questi casi, come abbiamo sempre fatto senza sentirci in colpa,
> non vedo perché ci si debba porre tutti questi problemi solo per la
> fase di creazione. Si deve essere coerenti fino in fondo, non solo
> fino a dove ci fa comodo.

vedi sopra

> Quindi limitiamoci a richiedere quello che ci serve e che possiamo
> verificare: un logo *libero* e nulla più.

idem come ad inizio mail

> Altri problemi: se imponessimo l'uso di Gimp, come potremmo verificare
> che il lavoro sia stato fatto realmente con Gimp e non con Photoshop e
> poi esportato/importato? Analogamente con Inkscape, come potremmo
> verificare che non sia stato fatto con AI? Dobbiamo piazzare un cane
> da guardia dietro ogni persona? Oltre al danno anche la beffa?

che danno? mi pare che i grafici fossero volontari... poi, personalmente
possono farlo tranquillamente con AI o FS, ma ognuno di noi deve essere
in grado di modificarlo con software libero in tutte le sue parti. 

Se ci sono parti che non sono modificabili con sw libero, semplicemente
non è stato fatto con sw libero (e quindi non lo considererei un logo
"libero")

> Io sono convinto che queste siano solo posizioni "integraliste" che
> vanno contro lo spirito di *LIBERTA'* che caratterizza il software
> libero ed il LinuxDay stesso, e l'unico effetto che hanno è quello di
> distogliere l'attenzione dall'obiettivo più importante, che è il LD.

Ma si, allora dai, facciamo la festa delle libertà senza curarci
dell'etica

> Dato che TUTTI perseguiamo gli stessi fini e condividiamo in linea di
> massima gli stessi principi mi sembra naturale che questioni

Si, ma mi pare che non tutti l'abbiamo capiti questi principi.

> secondarie come questa dovrebbero essere archiviate nell'ottica di far
> riuscire la manifestazione. Con tutti i problemi che già abbiamo, mi
> sembra autolesionistico crearsene di nuovi.

non la vedo una questione secondaria. Se non crediamo noi stessi in
quello che "vendiamo", come facciamo a fare divulgazione?

Mi immagino la scena:

"che figata il logo, ma l'avete fatto con linux?"
"ma che scherzi? Illustrator e photoshop su macosx... è
professionale"

Come minimo una sghignazzata, alla peggio totale perdita di credibilità.

IMHO

ciao,

-- 
Marco Bertorello		http://bertorello.ns0.it
ALessandria Linux User Group	http://www.allug.it
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