[LUG] La comunità : spinta e freno alla diffusione di GNU\Linux.

Massimo Maiurana massimo@ragusa.linux.it
Gio 30 Mar 2006 19:33:32 CEST


Valerio Bruno, il 30/03/2006 00:05, scrisse:
> --- Massimo Maiurana <massimo@ragusa.linux.it> ha
> scritto: 
> 
>> se invece e' uno che ha comprato il pc per casa,
[...]
>> quindi ha operato
>> una scelta, 
> 
> Che scelta ha operato? ha scelto un modello piuttosto
> che un altro, non di sicuro il sistema operativo.

no, intendevo dire che ha _scelto_ autonomamente di avere un pc, a
differenza dell'altro che invece e' "costretto" ad usarlo per
questioni di lavoro.

>> dovra' pure capire come funziona
>> quell'aggeggio, no?
> 
> Forse il paragone non e' proprio azzeccato, ma pensi 
> che tutti quelli che guidano un'auto sappiano smontare
> il motore, cambiare le candele e montare la radio?

io non voglio dire che l'utente deve imparare ad aprire il case e
sostituire le periferiche, o capire i messaggi d'errore del compilatore.
io dico semplicemente che chi vuole usare un pc deve avere chiari
alcuni concetti _fondamentali_, come ad esempio cos'e' un filesystem
o una partizione, la differenza che passa tra un eseguibile e un
sorgente, e cosi' via...

immagino che chi si mette alla guida di un'auto debba sapere il
significato dei segnali stradali, no?
ai miei tempi addirittura per sostenere l'esame della patente
occorreva perfino conoscere pistoni e carburatori, ora non so se e'
diverso.

> Per molte persone il computer (inteso come hardware +
> software) e' uno strumento e non hanno tempo/voglia di
> informarsi su come funziona; semplicemente lo usano,
> esattamente come per gli altri elettrodomestici.

per far funzionare una lavabiancheria occorre girare una manopola e
spingere un tasto, un computer e' un tantino piu' complesso.

un computer e' in grado di trasmettere dati al mondo esterno,
occorre *molta* piu' cautela nell'usare il pc che non nell'usare il
videoregistratore.

> E se uno non ha amici abbastanza competenti cosa pensi
> che suggerisca il negozio di picci' ?

lo so, ed e' proprio qui che entriamo in gioco noi.
l'utente medio e' un ricoglionito perche' a chi gestisce
l'information tecnology conviene che lo sia; cosi' facendo l'utente
e' alla loro merce'.
il nostro scopo deve essere contrapposto al loro, noi dobbiamo
liberare gli utenti da chi li vuole ignoranti, dobbiamo metterli in
guardia dai pericoli che corrono quando trasmettono, consapevolmente
o inconsapevolmente, le loro informazioni in rete senza avere la
minima idea di come farlo in sicurezza.

e per fare questo occorre liberarli dall'ignoranza... poi gli diamo
anche degli ottimi strumenti per farlo, ma questo viene dopo (in
ordine d'importanza).

> Per un semplice utente di computer, non uno
> sviluppatore non un sistemista, non uno smanettone,
> non un appassionato, capire quali sono i vantaggi del
> software libero non e' cosi banale. Se poi non lo si
> fa provare e' ancora piu' difficile: ma prima di
> poterlo provare bisogna renderlo accessibile!

ma e' davvero cosi' poco accessibile, ad esempio, una suse con kde?
certo, windows le cose le fa persino senza chiedere, ma e'
auspicabile che anche linux sia "for dummies"?
io ho diversi dubbi in proposito :/

>> tanto la politica dell'user friendly non paga,
> 
> Cosa vuol dire che non paga ?

vuol dire quello che c'era scritto dopo il testo quotato sopra (che
viene citato piu' avanti da te stesso), e cioe' che la gente usa
windows comunque, perche' lo considerano uno standard.
altrimenti non si spiega come mai macos, che a detta di molti e'
piu' usabile di windows, non abbia lo stesso mercato.

> Mi viene in mente quest'altra cosa che hai scritto:
> 
>> domanda: noi, la comunita', dobbiamo vendere? :)
>> non mi pare che la risposta sia affermativa, quindi 
>> lasciamo che questi problemi vengano affrontati da 
>> chi ne ha l'interesse.
> 
> Quindi la comunita' dovrebbe contribuire solo se si
> vende ?

c'era anche dell'altro sopra quel pezzetto che hai citato :)

li' affermavo che investire nell'usabilita' comporta un dispendio di
risorse, risorse che un gruppo di hacker generalmente non ha.
se poi il gruppo di hacker vuole fare dell'usabilita' il suo cavallo
di battaglia tanto meglio, ma non mi pare che in genere, a meno di
sostanziali finanziamenti da parte di investitori commerciali (che
ben vengano) questo avvenga sovente, e capisco il perche'.

chi invece investisce economicamente nel free software ha tutti gli
interessi a rendere il prodotto piu' "fruibile", quiindi magari
sarebbe meglio che si occupino loro di questo aspetto.

>> sappiamo tutti che
>> molte distro sono giunte a livelli di usabilita' non
>> lontani da
>> quelli di windows, e nonostante cio' la maggior
>> parte della gente
>> continua a preferire quest'ultimo.

ecco, questa e' la parte di testo che mancava dal quoting precedente :)

> Non so se tu hai mai fatto un'install fest, ti saresti
> accorto che nella maggior parte dei casi linux non
> parte prima di essere opzionato, configurato ed a
> volte addirittura patchato.

???
guarda, io non so cosa usate voi negli install fest, l'ultimo che
abbiamo fatto noi risale a poco prima dell'ultimo linux-day e in
quell'occasione abbiamo scelto di installare delle mepis e delle
ubuntu, e posso dire che tutti 'sti problemi nel far partire
l'installazione non li abbiamo riscontrati.

poi magari c'e' l'eccezione, ma da qui a considerarla la regola...

> Quindi secondo te è fondamentale conoscere l'intero
> filesystem per poter comprendere il furto di liberta
> portato dal trusted computing ? o per capire cos'e' un
> brevetto ?

ma se tu stesso piu' sopra dicevi che (scusa se quoto qui una parte
di testo che nella tua mail era ben piu' sopra):

> Per un semplice utente di computer, non uno
> sviluppatore non un sistemista, non uno smanettone,
> non un appassionato, capire quali sono i vantaggi del
> software libero non e' cosi banale.

quindi affermi che e' difficile comprendere le ragioni di avere
accesso ai sorgenti, e allo stesso tempo e' facile comprendere il
motivo per cui i brevetti sul software sono deleteri?
bah, io non sono d'accordo, specialmente se considero che a volte
persino gli informatici si dichiarano a favore dei brevetti.
io penso che siano entrambi degli argomenti spiegabili, ma solo dopo
un'adeguata preparazione informatica _di_base_ (che non viene certo
facilitata da un sistema tutto click).

> La gente (certo non proprio tutti) non e' stupida: se
> le cose gli vengono spiegate in modo comprensibile le
> persone capiscono. 

e noi questo dobbiamo fare: spiegargliele, ma se prima non si
assimilano dei concetti basilari di informatica sara' difficile poi
riuscire a fargli comprendere le ragioni delle nostre battaglie.

-----------------------------------------------------|
> Piu' che open source ho l'impressione che si debba |
> parlare piu' open mind.                            |
-----------------------------------------------------|

questa me la incornicio perche' mi trova assolutamente d'accordo :D

sostanzialmente la pensiamo allo stesso modo, solo che tu pensi che
aprire le menti prescinda dal prepararli, io invece penso che l'uno
non puo' esistere prima dell'altro, e quindi se tocca digitare
qualche comando da shell non casca il mondo, anzi, magari fargli
"sporcare" un po' le mani gli fa bene (io dico _sicuramente_ gli fa
bene ;)

-- 
       Massimo Maiurana         massimo<at>ragusa.linux.it
       http://massimo.solira.org       GPG keyID #7044D601

Articolo 11 - L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali....

-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        signature.asc
Tipo:        application/pgp-signature
Dimensione:  252 bytes
Descrizione: OpenPGP digital signature
Url:         http://lists.linux.it/pipermail/lug/attachments/20060330/96b618f3/signature.pgp


Maggiori informazioni sulla lista LUG