[LUG] Software libero: un bene comune

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A./"Come spesso accade, si creano nuovi progetti che fanno le medesime 
cose e hanno i medesimi fini di molti altri progetti già esistenti solo 
per ragioni di ufficio."/
B. Tralasciando la parte delle ragioni d'ufficio che credo nulla abbia a 
che fare con la manifestazione non vedo quale sia il problema nel creare 
progetti anche ripetitivi (ovviamente non parliamo di cloni). Essi sono 
una ricchezza non un limite alla libertà!
A. "/Devo essere sincero, a parte Di Corinto che è personaggio noto ma 
per altre cose da lui fatte, non ho mai visto nessuno dei nomi presenti 
partecipare attivamente al software libero./"
B. Se è l'espressione di una conoscenza personale l'affermazione è 
accettabile. Non è accettabile quando essa tende ad affermare lo strano 
principio che ogni cosa ed ogni persona assume una valenza solo in 
quanto soggetto visibile e spendibile nel mondo della comunicazione. In 
una iniziativa di quartiere che ho fatto a Salerno, un ragazzino di 16 
anni, ha illustrato l'uso di Gambas ad altri suoi coetanei. Non è certo 
un personaggio noto ma partecipa o meno attivamente al software libero?
A. /"Possibile che in questo paese qualsiasi cosa diventi un carrozzone 
dove salire senza meriti ne parte al momento giusto in cerca di qualche 
fondo perduto dello stato?"/
B. Questo è un giudizio legato direttamente alla manifestazione! 
Giudizio che però non scaturisce da elementi noti ne tantomeno dalla 
partecipazione alla stessa. Come si fa a giudicare una cosa senza 
conoscerla? Con il pregiudizio ovvero come diceva Totò "a prescindere".
A. /"Ora farò una domanda cattivissima: servono tutte queste 
associazioni? Per fare cosa? ..e aggiungo: perché piuttosto che avere n 
associazioni non ci si coordina con Assoli?"
/B. Le limitiamo per legge! Le regolamentiamo! Le ufficializziamo ovvero 
solo quelle che saranno ritenute "giuste" potranno esistere e le altre 
le eliminiamo! Questa strada si che puzza di imbroglio!!!
Ed inoltre: se ritieni che queste associazioni svolgano male il loro 
compito impegnati per coprire lo spazio lasciato vuoto (per il bene 
comune) non per criticarne l'operato. Questa è una operazione che fa 
perdere solo tempo (come in questo caso). Bisogna allargare la 
partecipazione e non limitarla e questa deve essere sempre accessibile a 
tutti (mi viene il dubbio che qualcuno lo abbia già scritto parlando 
proprio dell'open source...-scusate l'ironia). In ogni caso non credo si 
debba arrivare a chiedere ad ogni persona singolo o associato il proprio 
curriculum vitae, il certificato storico di attivisti del software 
libero ed altre stupidaggini (mi autoregolamento!!!) simili. C'è posto 
per tutti: usiamolo invece di litigare su debba o meno esserci!

Queste sono le mie opinioni. Un saluto a tutti

Enzo De Simone



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