[LUG] Lettera aperta alla comunità
Gianluigi Coppola
gianluigi@ilramingo.org
Sab 19 Gen 2008 10:58:17 CET
Oh, l'ultimo intervento mi è piaciuto:
>Come si presagiva nello STEP 3 ridurremmo drasticamente il >numero di
oratori disposti a presenziare/sponsorizzare ... e >penso anche di gente
disposta ad ascoltare i pensieri mistici >di alcuni pseudo Hackers.
>::: CONCLUSIONI :::
>Ma siamo davvero convinti che il Software Libero sia una scelta
>migliore rispetto al Software Proprietario?
>E' ovviamente una domanda trabocchetto ... perchè essendo la
>risposta OVVIAMENTE SI (per noi LUG) il passo successivo è ...
>Allora perchè temere il confronto con gli utenti di Software
Proprietario
>durante le varie manifestazioni (vedi anche Linux Day).
La cosa che onestamente mi fa ridere, e nessuno se la prenda, è che per
sponsorizzare una manifestazione incentrata *completamente
sull'informatica*, si debba chiedere soldi alla tipografia (la quale usa
l'informatica ma non FA informatica)
o alla salumeria di Zio Peppino (il quale la notte può essere un geek ma
non campa di quello).
Una persona intelligente, ci prenderebbe per una combricola di
sciocchi...
Io non sono un utonto, ma ho sentito parlare di un sistema operativo
potentissimo, vado alla manifestazione e trovo salsicce e affini, e
penso "sarà potentissimo, ma sono ad un convegno agroalimentare?",
dai...
Cioè, come ha affermato Teo, abbiamo paura di confrontarci con il Closed
Source *qualora* lo sponsor fosse di quella partita?
I curiosi, giunti da noi per capire meglio cos'è linux, non resterebbero
soddisfatti nel constatare dopo un dibattimento la differenza tra OS e
CS? Caso estremo però, personalmente interessante. Mettiamo i piedi per
terra: se io sto con una bella ragazza, sono contento di far sapere ai
miei amici quanto e come sono felice! Altrimenti, se avete colto il
senso della metafora, mi ritroverei come è stato detto a dare ragione ai
media, i quali non sanno la differenza tra un lamer ed un hacker, e
Linux sarebbe il vezzo di un gruppo di fanatici integralisti. Scusatemi,
ma io non sono per la jihad...
Forse anche perchè conosco amici che hanno iniziato a "linuxare" come me
la notte, posticipando appelli all'università, con le felpe, tanto caffè
ed i Prodigy in sottofondo ed ora, amano sempre fare informatica
ma magari indossano vestiti, lavorano in un ambiente illuminato
e arredato con gusto. Non hanno perso lo spirito iniziale.
L'idea di partenza, condividere con gli altri, ha ripagato loro
di tutte le volte che condividono qualcosa. E lasciate perdere
il fatto che ogni azienda ha i suoi grafici o i suoi interessi.
Io non ho mai conosciuto artisti che per amor di musica e di teatro o di
cinema stanno ancora nei garage e dormono accanto
ai calcolatori...
Vuol dire che se qualcuno in maniera occulta vuole fare pubblicità, ha
tradito lo spirito iniziale. Sarò bacchettone,
ma la vedo così.
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