[lugar] riflessioni in vista del linux day

mauro imagemaker@macosx.com
Dom 23 Nov 2003 19:26:28 CET


Il giorno 23-11-2003 15:17, Bracciali Andrea, bracco79@tin.it ha scritto:

> Mi è stato chiesto però di
> collaborare più attivamente all'evento del linux day: dovrei fare cioè un
> intervento (buttar giù delle riflessioni) su un qualche argomento inerente
> linux e il software libero che sia accessibile e nello stesso tempo
> significativo anche a chi di linux ne sa poco o niente. Stando così le cose,
> se davvero dovessi prendere la parola al linux day, non userei quelle slides,
> ma esporrei altre idee.

Premetto che secondo me, un Linux Day non è fatto per discutere la bontà o
validità dei vari modi di intendere "Free Software" ed "Open Source", ma per
promuovere e far conoscere Linux... Quindi, più che riflessioni personali
(cosa non controindicata, anzi... potrebbe/dovrebbe essere messa all'ordine
del giorno tra le nostre attività "interne" di gruppo), occorrerebbe
presentarne caratteristiche, pregi e difetti, perchè a chi di Linux sa poco
e niente, una esposizione come quella tua che segue (seppur io la condivida
nella maggior parte dei punti) confonderebbe ancora di più le idee.
Vediamo un po i punti salienti...
===========================================================================

> 
> Che Linux sia un buon sistema operativo non si discute. Quello su cui si può
> discutere è il suo messaggio sociale per non dire filosofico.

Lasciamo stare la filosofia... c'entra poco e niente.

> Questo aspetto di Linux e più in generale del software libero
> non è semplicissimo da
> comprendere e lo si può vedere da molteplici punti di vista; quanto segue è
> semplicemente una mia personalissima riflessione sull'argomento.
> Il progetto GNU/Linux pone l'accento sulla libertà di chi utilizza il
> software.
> Quando si parla di software free non si parla di software gratuito ma di
> software libero, nel senso che è distribuito con una particolare licenza che
> vuole preservare 4 libertà fondamentali:
> libertà di usare il software per qualsiasi scopo
> libertà di modificarlo
> libertà di copiarlo
> libertà di ridistribuirlo
> La licenza che permette di conservare tali libertà grazie al suo carattere
> "virale" è la GPL della FSF. Quando si parla di sw libero o free software ci
> si riferisce in sostanza a questa licenza. Apro una parentesi: l'Open Source
> è un movimento diverso dal free software, meno radicale e più aperto alle
> aziende e al mondo del mercato anche se all'atto pratico la licenza OSI (Open
> Source Initiative) è molto simile alla GPL.

Fino a qui tutto ok...

> IMHO, Il movimento creato da Stallman è finito per ostentare un significato
> troppo rivoluzionario che con la nascita di Linux si è prestato a facili
> strumentalizzazioni. Il 90% delle volte che si pensa a Linux lo si fa,
> riduttivamente, in funzione anti-Microsoft ignorando completamente le radici
> di questo sistema operativo e il contesto in cui è nato; i sostenitori del
> "pinguino" si sentono evangelisti, protagonisti di una guerra santa contro la
> casa americana e contro tutto quello che dell'informatica viene
> commercializzato (dimenticandosi il sacrosanto diritto dell'uomo di trarre
> profitto dalla propria attività innovativa e inventiva). Chi vuole
> strumentalizzare Linux, e peraltro sono in molti a farlo, non perde occasione
> per polemizzare contro Microsoft: a volte sento dei giuduzi allucinanti da
> coloro che reclamizzano Linux: ormai sono molto di moda, anche perchè è molto
> facile parlare per sentito dire, frasi del tipo "Windows fa schifo, è fatto
> con i piedi, si blocca ogni due minuti, riuscirebbe a violarlo anche un
> bambino" e poi con cosa mandano le email questi signori? con MS Outlook
> naturalmente. Mi chiedo quale credibilità si possa riporre nei loro giudizi,
> chiaramente eccelsi, di Linux, considerando che se ne professano grandi
> conoscitori senza averne mai ricompilato il kernel o senza essere riusciti a
> installare qualcosa di appena più complesso di SuSE o Mandrake. Non voglio
> prendere le difese di Microsoft,

Appunto, anche perchè Billy non ne ha certo bisogno, ma quello che scrivi,
mi spiace, da proprio questa impressione... :-)
Tra l'altro non sentirai mai durante il Linux Day (e te lo posso assicurare)
parlare di Microsoft nei termini da te sopra elencati... e parlarne in
generale... hehe

> anche a me piace tantissimo Linux, ma finchè
> i suoi sostenitori saranno questi si avrà un'idea distorta del sistema
> operativo Linux e dei suoi utenti. Attaccare Microsoft solo perchè Windows è
> installato in quasi tutti i nostri PC è semplicemente sterile, dopotutto
> qualunque azienda, se avesse potuto, si sarebbe creata un monopolio come
> quello attuale della Microsoft, e non ci sarebbe stato niente di cui
> scandalizzarsi. Oggi si sente parlare molto bene di IBM perchè appoggia Linux
> e ci si dimentica che non più tardi di 10 anni fa tutte le ire che ora sono
> contro Microsoft allora erano contro IBM; la scelta di IBM di sostenere Linux
> è solo una strategia commerciale per mettere il bastone alle ruote di
> Microsoft. Tutto questo è per dire che mi infastidiscono i facili estremismi
> di coloro che vogliono dare a Linux un significato "politico" (sono arrivati
> perfino a dire che se usi Windows sei di destra mentre se usi Linux sei di
> sinistra, o addirittura all'interno del mondo Linux stesso se usi una
> distribuzione sei buono e se ne usi un'altra sei cattivo).

Quì mi trovi completamente d'accordo, infatti i tentativi di
strumentalizzare anche il nostro piccolo ed insignificante gruppo ci sono
stati, ma stroncati sul nascere...
Ed è proprio per questo motivo che, ad esempio, abbiamo rifiutato di fare il
L.D. al circolo Aurora, benchè fosse stato prospettato con le più buone ed
innocenti intezioni e non fosse certo un tentativo di strumentalizzazione...
solo per essere sicuri di non essere fraintesi (infatti è stato bocciato
anche il Circolo Artistico, che era un'altra ipotetica sede).
Se poi una certa parte politica si dimostra più sensibile al discorso linux,
questo non è certo colpa nostra...
Ma come ben sai, è facile attribuire a Linux un'identità politica, visto lo
spreco di parole "libero", "alternativo" e "gratuito" che si fa... ma che in
realtà non ha (il tipo di licenza con la quale viene distribuito ne è la
prova più eclatante... e credo che molti Linuxiani non l'abbiano mai letta).
Basti dire che il Pentagono usa Linux per la sicurezza di certi sistemi
d'arma, e nessuno glielo può vietare...

> Io uso Linux 
> solamente perchè mi piace "smanettare" e non per essere "bollato" x piuttosto
> che y. Fatta questa premessa, la mia idea sul software libero è che sia un
> valido modello si sviluppo, ma non sia un modello applicabile ad ogni tipo di
> software ed in ogni contesto. Un'azienda può scegliere di distribuire un
> prodotto come libero o come proprietario, ma in ogni caso la scelta sarà
> dettata da strategie economiche e non filosofiche/ideologiche:

Ripeto: lasciamo perdere la filosofia e l'ideologia (non c'entra nulla).

> ad esempio può 
> rendere libero un certo prodotto per entrare in un mercato che prima non le
> apparteneva oppure per fare concorrenza all'azienda leader del settore. Chi
> distribuisce software proprietario in genere si fa pagare per la
> distribuzione, chi invece lo distribuisce libero in genere non si fa pagare
> la distribuzione con l'obiettivo comunque di trarne benefici in un secondo
> momento attraverso la consulenza, la manutenzione, la formazione, la
> personalizzazione del software distribuito. In genere chi appoggia Linux e il
> software libero punta molto al suo inserimento nelle PA e nelle scuole con la
> motivazione che non è giusto spendere troppi soldi per le licenze d'uso
> quando si può avere Linux e i suoi programmi praticamente gratis. Forse mi
> sbaglierò, ma ho alcune cose da ridire a questo proposito. Se l'unica cosa
> che conta è risparmiare il denaro pubblico bisogna fare bene i conti prima di
> parlare: non basta trovare il CD di Linux in una rivista a 5 euro per dire
> che è la soluzione più economica.

Bene, facciamoli sti benedetti conti una volta per tutte allora!
Ma prova un'attimo a pensare ad una ottima aula informatica in ogni scuola
ad ogni livello, magari creata con macchine dismesse dalle PA... con una
ricca dotazione di software che al provveditorato e all'erario non
costerebbe un centesimo... con la colla borazione, ormai consolidata, dei
LUG territoriali... questa non è fantascienza, è fattibile da subito, mentre
nelle PA è tutto più difficile e (forse) gradualmente applicabile.

> Vanno considerati molti altri fattori (che
> messi assieme danno il cosiddetto TCO) e non bisogna dimenticare che un
> software libero non offre garanzie di nessun tipo: se per qualche errore di
> progettazione e/o di programmazione il software sbaglia qualcosa e fa dei
> danni (di qualsiasi tipo) non possiamo farci ripagare in alcun modo da chi
> quel software l'ha prodotto.

---[Da quando Microsoft paga i danni?
La maggior parte delle diatribe si esauriscono in annose cause legali che
alla fine vengono vinte da MS o abbandonate dai querelanti per
insostenibilità dei costi a meno che questi non siano il Governo degli USA o
giù di li...]----

> Se invece se ne fa una questione ideologica
> dicendo che l'unica cosa che conta è l'indipendenza dal fornitore ci dobbiamo
> rassegnare perchè la dipendenza da chi fornisce il software esisterà sempre,
> sia che il fornitore si chiami Microsoft sia che si chiami Sun, Apple, IBM o
> perfino Linus Torvald.

Concludendo, voglio solo ribadire che noi siamo il "LUGAR" e non il "WUGAR"
e ne il "MUGAR"....
Promuoviamo Linux perchè pensiamo non sia giusto che un sistema operativo
così potente e versatile sia relegato al ruolo di "cenerentola" del software
business solo perchè non è in odore di "denaro"... poi, se vogliamo vedere
il discorso lavoro/guadagno, non vedo perchè ci dovrebbe scandalizzare il
fatto che un sistemista Linux guadagni quanto un sistemista windows... visto
poi che il software è molto più economico ed altrettanto valido.
Detto questo, le "IMHO" nel contesto del Linux Day, non hanno molta ragione
di esistere, molto meglio se decidiamo una linea guida comune e la portiamo
avanti, la discussione delle opinioni personali ha un'altra sede preposta
che è il LUGAR nelle sue riunioni settimanali, durante le quali possiamo
esporle e litigare a piacimento. Io mi limiterei ad affrontare argomenti
tecnico/didattici (al L.D) esposti nella maniera più semplice possibile...
Pensa un po se gli insegnanti si limitassero a spiegare i fatti invece che
inculcare le proprie opinioni agli studenti... questi sarebbero più liberi
di formarsi una coscienza autonomamente, appunto valutando i fatti nella
loro realtà.
In sostanza, il Linux Day dovrebbe "spiegare" Linux e farlo conoscere, ma
non per questo criticare Windows o altri, in quanto questo fa parte delle
opinioni personali di cui prima.... ma sempre IMHO... LOL

Ne riparliamo martedi

Ciao
Mauro




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