[openvideo-it] Film Festival e uso non commerciale

Raffaella Traniello raffaella.traniello@livecom.it
Dom 28 Giu 2009 11:45:57 CEST


Ciao!

> Diamo la nostra musica per scopi commerciali (a pagamento) e non
> commerciali (gratuitamente) per film, tv, pubblicità e altri utilizzi
> in media. 
> (...) la legge ha poco a che fare. La musica è pre-cleared che
> significa che i diritti sono assolti con i musicisti. Possiamo quindi
> decidere noi. Dal gratuito fino al pagamento. A noi quindi stabilire
> le regole. (...)

Siete quindi a tutti gli effetti degli *intermediari*.

> Ci siamo però posti il problema dei film festival. C'è una differenza
> tra andare a Cannes e al film festival sotto casa? secondo noi si.

Secondo me no. O meglio: dipende.
Per i non selezionati i due film festival sono identici.
Per i selezionati sono finanziariamente identici, ma con un diverso
impatto sulla visibilità.
I due festival sono veramente diversi solo per i vincitori.

Al giorno d'oggi sono veramente la maggioranza i produttori di
cortometraggi che si autofinanziano. Inviare un corto ad un filmfestival
è sostanzialmente una grande spesa sulle spalle degli autori (alcuni
hanno addirittura costi di iscrizione). In genere, più alta la qualità
più grande la spesa sostenuta.

All'International Short Film Festival 2007 di Capalbio (cito questo
perchè è l'unico FF di rilievo del quale conosco i numeri) sono arrivati
più di 7000 corti. 
Ne sono stati selezionati una trentina, tutti di qualità mozzafiato.
Cinque i vincitori:
Miglio regia: 5000 euro
Gli altri premi 1000 o 2000 euro.

6970 artisti hanno avuto perdite economiche. 5 hanno avuto un guadagno,
che contribuirà a coprire le spese.

*Inviare* un film ad un filmfestival non può essere considerato uso
commerciale. In nessun caso.

*Essere selezionati* ad un film festival è un bel salto per la
visibilità, tanto per il filmaker quanto per il musicista della colonna
sonora. Le spese sono invece solo a carico del filmaker. Non può essere
considerato uso commerciale. In nessun caso.

*Vincere* un film festival può comportare vantaggi economici. Alcuni
Film festival non hanno premi, altri non li hanno in denaro (da una
confezione di biscotti tipici del paese a buoni acquisto del valore di
centinaia di euro). Alcuni hanno premi in denaro ma vengono consegnati
solo se il filmaker se li viene a prendere di persona (a volte questo
porta il saldo a zero o addirittura in negativo). Altri autori potranno
guadagnare davvero.
Solo in questo caso io ritengo lecito riflettere sull'uso commerciale.

In realtà un concorso artistico per legge non è considerato *commercio*.
Il premio artistico "rappresenta il riconoscimento del merito personale
o un titolo di incoraggiamento nell'interesse della collettività."
(vedi
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/phpqqK01W.pdf)
Il fisco, per questa ragione, non pone tasse sui premi dei Film
Festival.
Lo spirito della legge si fonda sull'essenza del diritto d'autore:
l'interesse collettivo (cioè l'opera d'arte) non l'interesse individuale
(l'arricchimento dell'autore o degli intermediari).
So che al giorno d'oggi il diritto d'autore è manipolato fino allo
stravolgimento, ma io ritengo i suoi principi fondanti ancora validi.

> Ad ogni modo penso il primo passo sia capire se vi interessa e ne
> avete bisogno! 

A cosa ti riferisci esattamente?

Ciao!
Raffaella



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