La morale di "suono con Gentoo"

Jabba jabbadhutt@libero.it
Sab 12 Mar 2005 00:49:18 CET


Joe Oblivian ha scritto:

[ CUT ]

Tutto ciò che hai scritto lo condivido in pieno, però per me compilare
un kernel è stato molto istruttivo, mi ha insegnato un sacco di cose e
costretto a leggere un sacco di documentazione, mi è capito di tornare
dopo nella cartella della documentazione, che prima neanche conoscevo.
E' un po' che non compilo kernel, ma ho sentito l'esigenza di compilare
un 2.6 per sapere cosa era cambiato e come, per sapere quali magiche
potenzialità erano state inserite. Inoltre mi ha permesso di sapere (a
grandi linee) cosa era direttamente gestito dal kernel e cosa invece in
user space (la stessa differenza tra kernel space e user space non avevo
idea di cosa fosse). Mi ha costretto ad indagare sulle periferiche che
avevo, nonché mi ha dato qualche informazione su acronimi strani quali
IDE ISA EIDE ATAPI ecc ecc che prima per me non avevano significato.

E' ovvio che avrei fatto meglio a leggermi qualche libro, ma trovo che
compilare un kernel sia divertente e utile.

Ciò non di meno, quando mi serve configurare una macchina lancio apt-get
e debconf. E quando un amico mi ha chiesto consiglio gli ho detto di
fare la stessa cosa. Però per esempio, nella macchina della mia stanza,
dentro quel kernel 2.6 c'è l'impossibile, fa un sacco di controlli
hardware inutili e ci mette ad avviarsi secondo me più del doppio di
quanto ci metterebbe se lo sfoltissi di tutta quella roba che non serve.
Me ne sono sempre fottuto perché non è un grave problema, ma mi
piacerebbe ricompilarne uno più snello.


So bene che non era questo l'oggetto del contendere, ma penso che in un
thread sull'opportunità di compilarsi un kernel vadano dette anche
queste cose.


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