Offerta di lavoro per sistemista (PA)

Calogero Massimo Cammalleri palug@aacweb.it
Mer 22 Apr 2009 09:38:33 CEST


Il giorno 21 aprile 2009 23.01, Salvatore Baglieri
<salvobaglieri@gmail.com>ha scritto:

> 2009/4/21 Calogero Massimo Cammalleri <palug@aacweb.it>:
> >> [CUT]
> >> Bonjour finesse...
> >>
> >> Tornando in argomento,
> >> sicuramente ci sono problemi legislativi che riguardano il lavoro di
> >> cui tanti imprenditori approfittano...
> >
> > Quali! scusa!
> > A short list, please.
>
> Fonte: http://www.ccsnews.it/dettaglio.asp?id=5698
> "Mettiamo in luce quello che veramente dice la legge Biagi e quali
> sono i suoi fondamenti. La legge n. 30 del 14 febbraio 2003 “Delega il
> Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”. La legge fu
> varata dal secondo Governo Berlusconi e sostiene che la flessibilità
> nel mondo del lavoro è il modo migliore per creare più posti di lavoro
> e arrestare la disoccupazione.


Questa è solo un'opinione.
In concreto si tratta solo di un brabatrucco, perchè ciò che cambia non è la
disoccupazione ma cosa si intende per disoccupazione.
E poi ci sarebbe anche il problema dell'occupazione.


> Le aziende che hanno deciso di
> introdurre i nuovi contratti hanno beneficiato di sconti contributivi
> e fiscali.


Questo non è vero.


> Purtroppo i difetti ci sono e si sono visti nel corso degli
> ultimi anni, quando parte della flessibilità si è trasformata in
> precarietà.


La flessibilità è precarietà.
Si tratta di stabilire quanro di questa sia accettabile.


> Perché questo? Innanzitutto le aziende devono versare meno
> contributi perciò i lavoratori “flessibili”


Questo vale solo per i CoCo Lap e simili. Non per i c.d. altyri aticipi,
dove talvolta, di fatto, i contributi e i costi sono anche superiori a
quelli standard.
In questo caso il problema è il finto mercato, ma soprattutto il finto
sindacato.
La CISL e la UIL da otto anni svendono il culo dei loro lavoratori per
interessi di piccolissimo cabiotaggio deiloro dirigentini.


> hanno un accantonamento
> pensionistico minore rispetto ai lavoratori tipici.


questo vale per tutto, maper ragioni diverse dalla sola quantità
deicontributi.



> Inoltre le forme
> contrattuali previste sono molte e questo non fa che generare
> confusione e disorientamento.


Questa della confusione mi pare una ingenuità.



> In questo caso quello che Grillo scrive
> nel suo Blog-Libro “Schiavi Moderni” è vero: le occupazioni non sono
> proporzionate al livello di istruzione dei consumatori, perciò spesso
> giovani laureati e specializzati si ritrovano a fare lavori che non
> hanno nulla a che fare con il loro mestiere e soprattutto sottopagati
> e svalutati."


Quello che scrive Grillo non è consono alla relatà italiana. Egli si basa su
un modello economico teorico (Stiglitz) che non potrebbe mai attecchire.


>
>
>
> http://www.beppegrillo.it/2007/08/gli_schiavi_moderni_sono_tanti_milioni_di_milioni/index.html
>
> Ma la cosa più grave è che mancano i controlli su questi fantomatici
> "progetti",



Mancano i controlli. Punto. Questa è l'Italia.


>
> ed il risultato è questo:
>
> http://grillorama.beppegrillo.it/schiavimoderni/Schiavi_Moderni_BeppeGrillo2007.zip
>
> >>
> >> ma dall'altro lato, da
> >> imprenditore, vedo tanta incompetenza
> >
> > dovresti allora cercare meglio
> > o pagere di più!
>
> Stipendio medio tratto da indagini almalaurea e
> http://www.quantomipagano.com
>
> >
> >>
> >> e poca voglia di imparare
> >
> > che cosa e a che prezzo?
>
> Cose che già dovrebbe sapere:
> Java, Spring, Struts, JBoss, Hibernate
>

Chi le dovrebbe sapere, una laureata in lingue?
Ma via.

>
> ...sopratutto se sono richiesti nell'offerta :I
>
> Senza parlare di chi celebra la propria conoscenza della lingua
> "inglese" ma non è nemmeno così furbo da prepararsi una frase pronta
> da sfoggiare ed inizia a balbettare un inglese in pieno stile
> "Rutelli" (cfr. http://www.youtube.com/watch?v=shGxH0pN0CM)
>
> >>
> >> o di
> >> impegnarsi per migliorare da parte della gente.
> >>
> >> Per fare un esempio,
> >> una volta ho fatto un colloquio ad una laureata in lingue per il web
> >> con "esperienza" (30 anni).
> >>
> >> Non sapeva una parola di inglese parlato,
> >> non aveva idea di cosa fosse un CMS,
> >> non aveva idea di cosa fosse l'HTML (in compenso sapeva usare
> "Fronpaig").
> >>
> >> Suo ultimo "stipendio", 50 euro di rimborso spese ogni due mesi.
> >
> > Non era adatta semplicemente!
> >
> >>
> >> Questo è l'emblema dei problemi legislativi:
> >> - da un lato una persona che non sa far nulla
> >
> > che c'entra la legge?
>
> La legge 133, Decreto Gelmini, che taglia i fondi all’Università
> qualcosa c'entra...


I mali vengono da lontano. Questo è solo un atto.



>
>
> > E se nessuna la forma con dovrebbe saper fare qualcosa?
>
> A proposito di legge, sia nel contratto di inserimento che nel
> contratto di formazione lavoro (fonte wikipedia): "Il datore di lavoro
> è fortemente incentivato alla conclusione di tali contratti in quanto:
> gli è concesso inquadrare il lavoratore in una categoria fino a due
> livelli inferiore a quella corrispondente alla qualifica da
> conseguire".


Appunto.



>
>
> >>
> >> Per la mia esperienza, posso assicurare che tutti i miei colleghi che
> >> hanno scelto la via della dipendenza hanno più o meno 25mila euro di
> >> lordo con contratto a tempo indeterminato (con buoni pasto e altri
> >> benefits).
> >
> > aH!
> >
> >>
> >> Chi è andato all'estero poi...
> >
> > E vedi che è un problema di etica.
>
> Completamente d'accordo etica e controlli che mancano.
>
> Ma, a proposito di etica, mi viene in mente una domanda che faccio a
> chi chiede aumenti di stipendio: "Ma se chiedi un lordo di X, pensi
> davvero di produrre almeno X+30%_di_X?"
>
> Io stesso, quando ero dipendente, me lo chiedevo spesso...
>
> Da un lato una legge che obblighi ad indicare il budget assegnato al
> dipendente (bene o male chi assuma ha già un'idea), dall'altro lato,
> forse, un'offerta del tipo "Project manager, 35k euro lordi"
> costringerebbe l'azienda ed esaminare milioni di curriculum :D



Il salario non è un prezzo. O quantomeno non solo quello.

c


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prof. avv. calogero massimo cammalleri - associato di diritto del lavoro
università degli studi di palermo - facoltà di economia - dipartimento seaf
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