[Scuola] LPI@School

Maurizio Grillini grillinux@gmail.com
Mon Jun 21 08:38:32 CEST 2010


daniele giacomini ha scritto:
> Buon giorno a tutti.
>   

Buon giorno anche da parte mia  :)
> Non sono in grado di spiegare le dinamiche che si creano all'interno
> di un'istituzione scolastica pubblica, ma di sicuro, anche se ne fossi
> capace, sarebbero difficilmente comprensibili per chi non vive ogni
> giorno questa esperienza.
>
> Comunque, sono arrivato alla conclusione che solo la pubblicità
> proveniente dal settore privato può aiutare chi, come me, intende
> usare il software libero nella propria didattica. Non basta la
> lungimiranza di alcune persone chiave, perché la scuola si pone di
> fronte al pubblico, il quale critica le scelte che si fanno, in un
> verso o nell'altro.
> Gli insegnanti incerti, stanno sul terreno sicuro, e più comodo, del
> software proprietario affermato; ma questa loro scelta di principio,
> condiziona pesantemente anche quelli che invece intendono fare
> diversamente, pur senza voler costringere gli altri ad adeguarsi.
>   

A volte anche nel privato le dinamiche sono inspiegabili: il dirigente
dice chiaramente di non capire nulla di computer, e si fida del tecnico
esterno (= venditore di software e - soprattutto - di assistenza e
manutenzione, molto piu' indispensabili con Windows che con Linux) e
alla fine il docente stesso non vuole rischiare di affrontare
discussioni. Il concetto e' sempre quello: perche' cambiare, dal momento
che il mondo del lavoro usa Windows? Cosa importa al docente se i
ragazzi devono piratare i software, quando la strada piu' comoda e'
quella indicata dai libri di testo (e relativi CD allegati)?


> Perciò, io dico che a me, personalmente, serve poter affermare cose
> come: «queste aziende usano software libero e chiedono personale che
> ne conosca l'uso, pertanto, gli studenti che lo studiano ne saranno
> avvantaggiati...» Però per questo mi serve un riferimento sicuro e
> qualificato (un URI) dove poter inviare le persone scettiche.
>   

Questo sarebbe veramente utile. Moooolto utilissimo. Sul sito LPI
appaiono solo gli sponsor e i training center. Non vedo un elenco di
aziende che richiedono personale qualificato.
> Inoltre, il motivo per cui ritengo che sia più importante puntare
> sulle scuole private, sta nella mia convinzione che i dirigenti di
> quelle entità abbiano più facoltà di decidere su questa politica
> (quella della didattica del software libero), usandola proficuamente
> come punto di forza dell'immagine del proprio istituto. È chiaro che
> può valere anche l'opposto (cioè che l'immagine si fondi sulla
> didattica di software proprietario), ma ritengo che un lavoro di
> promozione fatto lì, possa portare risultati più duraturi. Poi, le
> scuole pubbliche possono prendere atto della tendenza, e magari
> accettarla.
>
> Se LPI può fare un lavoro di questo tipo, a vantaggio dei propri fini,
> credo che otterrà buoni risultati agevolando anche me e chi vive come
> me le difficoltà che ho descritto brevemente.
>
> Poi, per quanto riguarda ciò che segnala Damiano con l'oggetto
> «Case-study "corpose" sull'uso di F/OSS: Bacula/LVM/rsync/snapshot»,
> una delle cose che, paradossalmente, mi viene contestata, è che quello
> che faccio io va bene principalmente all'università, e non tanto nella
> scuola media superiore... ;-)
>
> Buone cose.
>   

Mi torna alla memoria la discussione sull'intervento di Marco Fioretti
alla ConfSL dello scorso anno (Bologna): i Salesiani promuovono il sw
libero nelle missioni ma in Italia promuovono le certificazioni
Microsoft... ora vedo citare la certificazione LPI nelle locandine degli
ultimi corsi:
http://it-it.facebook.com/event.php?eid=121266341231017&ref=mf
Molte altre scuole preparano alla certificazione MS e ignorano la LPI,
che pure non e' una novita'.

Ringrazio Daniele Zanotelli per avere aperto questa discussione e aver
fatto conoscere LPI@School, augurando al progetto il successo che merita.

Ciao
   Maurizio




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