[Scuola] Classi 2.0
antonio.guermani@inwind.it
antonio.guermani@inwind.it
Tue Sep 21 16:44:49 CEST 2010
>----Messaggio originale----
>Da: grillinux@gmail.com
>
>Luca Ferroni ha scritto:
>> On 09/20/2010 05:27 AM, Maurizio Grillini wrote:
>>> Sul sito del ministero ci sono due bandi, per la scuola primaria e per
>>> la superiore di secondo grado. Non mi dispiacerebbe veder nascere una
>>> classe 2.0 open source, magari con Linux. Chi teme le difficolta' sa di
>>> poter contare su questa mailing list, coraggio...
>>>
>>
>> Puoi passare il link per piacere ?
>
>Trovi i link ai due pdf sulla destra del sito
>www.istruzione.it
>
>Ciao
> Maurizio
Cari Maurizio e Luca,
forse ricorderete che la mia scuola media Giulio Cesare di Mestre è stata una
delle circa 160 scuole selezionate l'anno scorso ed io sono proprio
un'insegnante della classe 2.0.
Io le difficoltà non le temo... perché purtoppo le ho avute e ne ho avute
tante. Avevo proposto al mio dirigente l'acquisto di tablet PC della Abaco con
Ubuntu preinstallato e senza Windows, ma non sono stato ascoltato e gli alunni
verranno forniti di netbook con Win7 (a tutt'oggi non è ancora arrivato alcun
materiale, quindi altro non posso dirvi). Spero che altri abbiano più fortuna
di me.
Sulla base della mia esperienza posso fornire le seguenti informazioni in
parte desumibili dal bando:
1) non sono previsti soldi agli insegnanti, deve pensarci la singola scuola
2) i soldi assegnati alla scuola sono solo per materiale e quindi ne è escluso
il software. Almeno questo è quanto è stato più volte ripetuto agli insegnanti
delle scuole medie vincitrici del bando dell'anno scorso. Mi risulta che sia
stato ribadito anche in una riunione svoltasi a Roma in presenza dei dirigenti.
Vedo che l'articolo in questione non è cambiato se non nell'entità del
finanziamento (erano 30.000 euro) quindi presumo che questo limite valga
ancora.
L'art. 6 recita in sintesi:
" L’importo previsto per ogni singola classe è [...] destinato esclusivamente
all’acquisto [...] delle dotazioni
d’aula [...]. Pertanto sono escluse le spese per le dotazioni elettriche, la
connettività, il materiale di facile consumo, la formazione e tutti i servizi
non esplicitamente previsti nelle forniture."
L'ultima frase credo sia collegata al fatto più volte a me riferito, che se
nel pacchetto di acquisto è previsto un software preinstallato e sono previste
spese di installazione, configurazione, ecc. allora si può.
Questo fatto dovrebbe *in teoria* favorire il software libero, ma nella realtà
windows è preinstallato quindi può passare. Diverso il caso degli applicativi
che di solito si acquistano a parte. A chi pensa che al ministero abbiano
voluto coscientemente dare impulso al software libero rispondo che non si
tratta di lungimiranza quanto di ignoranza. Lo dimostrerebbe l'episodio della
riunione di Roma che mi è stato riferito. Alla domanda: e per l'acquisto del
software come facciamo? Avrebbero risposto: il software lo devono costruire gli
insegnanti (??)
Antonio Guermani
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