[Scuola] UN PASSO INDIETRO PER IL SOFTWARE LIBERO

LinuxBird linuxbird@aruba.it
Sun Feb 10 13:28:32 CET 2013


Il 10/02/2013 11:20, harlock ha scritto:
> ribadisco la mia opinione, espressa da tempo, di sperduto attivista per
> il software libero.
>
> la recente modifica alla normativa puo' essere un passo indietro oppure
> no, ma non e' questo il problema. la legge non dice e non ha mai detto
> quello che dovrebbe dire.
>
> quello che la legge dovrebbe dire e':
>
> 'la pubblica amministrazione, scuola compresa, deve usare solo e senza
> eccezioni software libero e formati aperti.
> qualora un programma per un determinato scopo non sia disponibile deve
> provvedere a realizzarlo ed a rilasciarlo con licenza libera perche' sia
> fruibile in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione stessa. punto.'
>
> nessuna possibilita', nemmeno comparazioni di costi, di sfuggire a
> questa regola.
> l'eventuale mancanza di applicativi, lo sappiamo perfettamente, verrebbe
> colmata in breve tempo, oltretutto creando occupazione.
> i soldi per la realizzazione di tali applicativi non possono costituire
> certo un problema a livello statale.
> se servono si trovano e quando vogliono li trovano.
>
> ad esempio comprando un paio (o 3 o 4) di caccia in meno si avrebbero
> fondi per finanziare la riscrittura di *tutto* in software che utilizza
> la pubblica amministrazione, *tutto* il software che potrebbe usare la
> scuola, libri di testo liberi in formato digitale compresi.
>
> vogliamo parlarne una volta per tutte?

Sono assolutamente d'accordo con Harlock.

Il concetto di "pubblico" non lascia scappatoie: servizi, siti, 
software, dati, documenti... tutto deve essere aperto e fruibile da 
chiunque e con qualunque piattaforma. Ciò che è pubblico deve essere 
disponibile anche alle minoranze e alle nicchie e quindi si cade per 
forza su formati aperti e software libero.

Le amministrazioni europee più serie hanno infatti legiferato senza 
mezzi termini.

Oltre a PA, Scuola e Università aggiungerei anche la Rai, che è servizio 
pubblico (o almeno dovrebbe), e il suo tristemente noto sito che fa uso 
di Silverlight e che dovrebbe essere spazzato via e riprogettato per 
essere consultato da tutti.


Cordiali Saluti

Giovanni Longo, Staff
LinuxBird Social Magazine
http://www.linuxbird.org/


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