[Scuola] validazione (era: Didattica Aperta)

Alessandro Rubini rubini@arcana.linux.it
Sat Nov 16 12:11:44 CET 2013


> Dopo aver visto in rete app e testi approssimativi (con clamorosi orrori di
> ortografia) ritengo la VALIDAZIONE davvero necessaria!

Su questo ci sono due opinioni diverse, entrambe con le loro ragioni.
Io non credo alla validazione: chi valida i validatori?

E` vero che c'e` roba in rete che fa veramente pieta`. Ho appena
verifiticato se una cosa che avevo visto l'anno scorso fa ancora
altrettanto schifo ed e` cosi`, sia tecnicamente sia didatticamente
(cioe`, io che conosco la materia so cosa vuol dire, ma chi non la
conosce non puo` capire assolutamente niente per la confusione di
livelli, l'incompletezza da un lato e i dettagli difficili e
irrilevanti dall'altro -- anche trascurando gli errori vergognosi).
Personalmente quando sento parlare di "wikibooks" mi viene la pelle
d'oca, non ci credo in teoria e non ci credo in pratica [1].

Ma non e` vero che basti avere una casa editrice come intermediario
tra l'autore e il lettore per garantire la qualita` (forse garantisce
l'ortografia, a volte, ma non basta).  Pure gli editori talvolta
distribuiscono cose di bassa qualita; anche qui, ne ho viste un certo
numero, anche recententemente (l'ennesimo libro sul solito argomento,
con gli stessi problemi descritti sopra, seppur in misura minore;
argomento sui gia` esistono buoni testi, da anni).

Per fortuna il docente (che sa della sua materia) puo` scegliere. Ma
deve poter scegliere senza il vincolo della casa editrice.  Ci sono
casi di eccellenza benedetti da un editore e casi di eccellenza
disponibili in rete.  L'editore secondo me e` utile per facilitare la
distribuzione del lavoro, tramite canali gia` rodati di promozione del
lavoro e consegna del cartaceo, ma non e` fondamentale -- specialmente
quando consegna bit.

Personalmente ho insegnato sia seguendo un testo "ufficiale" (scelto
da me dopo averne letti 5 o 6 e averne trovato uno veramente valido)
sia, per un altro corso, usando solo materiale disponibile in rete.
Chi valida il materiale nei confronti degli studenti e` l'insegnante,
non l'editore.


[1] Non dico che non si possa fare un buon testo a piu` mani, o
sviluppato collaborativamente, con contributi esterni al gruppo
principale di autori.  E` il "crowdsourcing" puro che non puo`
funzionare in contesto didattico: non ho mai visto un buon lavoro che
non avesse un gruppo ristretto di autori principali (spesso solo uno).
La coerenza nello stile e nella difficolta`, la corretta sequenza
nell'introduzione dei concetti, la gestione dei riferimenti interni,
sono cose che richiedono tempo e dedizione; non basta raggranellare
mille quarti d'ora di mille persone diverse.  I libri liberi di
qualita` esistono, lo sappiamo tutti, ma non sono wikibooks.

/alessandro


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