[TiLUG] GPL, GPL3

Davide dg@linux.it
Ven 30 Mar 2007 10:31:55 CEST


Marco Cabizza wrote:
> Il giorno gio, 29/03/2007 alle 20.13 +0200, Daniele (Mastro) ha scritto:
>> per quanto riguarda i comandi..
>> il comando sarà anche facile, ma bisogna saperlo
>
> 	Pazienza, vai su un sito e te lo cerchi ... se sei troppo pigro per
> farlo sono affari tuoi, e questa Ú una cosa SACROSANTA che continuerò
> SEMPRE a sostenere.

Questo ragionamento mi ha sempre fatto irritare in quanto ritengo sia
altamente controproducente. Non partite dal fatto che tutti quanti abbiano
voglia di sbattersi.

Non è più come una volta, dove usare il computer era un optional e chi lo
faceva lo faceva sicuramente per passione. Ho cominciato ad usare il
computer (programmare) che avevo 9-10 anni e da allora ne sono passati
grosso modo 20. All'epoca ero solo io e mi ricordo che ancora alle
superiori (biennio) erano pochi quelli che usavano il computer (c'era
ancora il DOS), e mi venivano a chiedere le cose perché volevano imparare
ad usarlo. Adesso il computer è un obbligo. Tutti *dobbiamo* usarlo. Ma
non a tutti frega di imparare, l'unica cosa che vogliono è lo scatolotto
che pigiano il tasto e tutto funziona; non devono pensare a niente.

Mi viene in mente una battuta della Littizzetto di qualche tempo fa a "che
tempo che fa" che diceva grosso modo: "...Bill, basta darci computer che
fanno migliaia di cose, fai una cosa come una caffettiera, che fa solo il
caffè e che non tiri fuori errori di memoria non letta ecc...". La battuta
non era proprio così ma il concetto era quello e l'esempio della
caffettiera era quello. E' un segno. La maggior parte delle persone trova
irritante dover attendere l'avvio di sistema e poi dover avviare l'editor
di testo, il browser e via. Figuriamoci se gli dici di andarsi a cercare
sul sito come installarsi i driver.

I tempi cambiano e le mentalità vanno cambiate o si finisce con l'essere
dei dinosauri. Che fine hanno fatto? :)

Secondo me le distribuzioni devono semplificare la vita ed il processo di
installazione. Certo non a scapito delle funzionalità e dell'efficienza.
La maggior parte degli utenti non vuole altro che il cd di ripristino. Nel
momento in cui i negozi cominceranno a vendere pc con linux preinstallato,
preconfigurato e con un cd di ripristino, l'utente a malapena se ne
accorgerà.

Nel momento in cui farà un casino, inserirà il cd, riavvierà con quello
dentro ed ecco che andrà a reinstallare tutto. Già separando in partizioni
/home dal resto non è difficile, poi puoi fare un piccolo script che va a
cancellare (chiedendo) le configurazioni nelle /home dei programmi
preinstallati di modo da avere tutto come fornito dalla casa e
funzionante.

Linux è pronto all'uso. Solo che spaventa la sua fama. La mia ragazza (che
odia i computer) non è di certo un'esperta, a casa usa gnome di etch. Si è
divertita un mondo a farsi il desktop con le barre colorate, cambiarsi
l'immagine di sfondo ecc. Prima però ho dovuto "rassicurarla" che non
poteva fare danni e di giocare quanto volesse, al massimo cancellavo io un
paio di file (~/.gnome* :)) e tutto ritornava come nuovo. Questo è
l'esempio che quello che spaventa di più l'utente è l'avere uno strumento,
oramai indispensabile, fuori uso in quanto non sarebbe in grado di
sistemarlo. A loro che sia libero, occupato, chiuso, aperto, proprietario,
capitalista, comunista,... :) non frega più di tanto, l'importate è che
funzioni.

Tutta questa prolissità per dire che a mio avviso, se una distribuzione
include un driver proprietario _a mio avviso_ non viola la GPL, a meno che
suddetto driver non derivi da un GPL.

Pace e amore
Davide :D





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