[TiLUG] [Fwd: Accordo Unipv-Microsoft per l'acquisto di nuovi programmi]

Marco Cabizza marco@autistici.org
Gio 24 Maggio 2007 16:03:10 CEST


Il giorno gio, 24/05/2007 alle 15.20 +0200, emilio ha scritto:
> no, questo mi pare improbabile: di solito queste convenzioni sono a 
> costo zero per l'universita`: semplicemente microsoft ci guadagna sui 
> soldi che gli studenti gli daranno per comprare il software 
> (l'univerita` a firmato la convenzione con il marketing di m$, non con 
> l'area commerciale)...

	Che sono comunque spropositati visto che spendere 150€ per poter
"aggiornarsi" e avere una cosa che in un futuro sarà obbligatoria
( visto che interromperanno il supporto per XP un giorno o l'altro ) mi
sembra un'esagerazione. Soprattutto perché 150€ è un MINIMO.

> > inoltre un università dovrebbe spingere alla conoscenza e non
> > all'acquisto di software chiuso (che per sua natura è contro la conoscenza)
> beh, temo che il mondo non sia ancora pronto per questo livello di 
> ideali (e forse e` un bene: sarebbe un monopolio al contrario)

	No, non sarebbe un monopolio al contrario, ma non ho voglia di
argomentare.

> trovo grave quando una universita` obbliga ad utilizzare un particolare 
> software per poter passare un esame, ma non quando prende accordi con 
> una azienda per fornire qualcosa con uno sconto (se al posto di 
> microsoft ci fosse una convenzione per avere il 30% di sconto in una 
> pizzeria o in un pub sarebbe altrettanto scandaloso?)

	Sì, lo sarebbe perché andrebbero a lamentarsi quelli degli altri pub o
delle altre pizzerie perché gli universitari andrebbero lì la sera.

	E in ogni caso, il fatto che "ci sia di peggio" non vuol dire che certe
cose siano una cosa buona. Certo, alla fine "questi sconti" non sono in
sé nulla di scandaloso, ma si continua a prendere a calci un cadavere
che non ha più nulla da offrire. Windows è INDIETRISSIMO rispetto a
qualsiasi altro sistema operativo, non ha una buona interfaccia, non è
più "semplicissimo", ha una pessima estetica quando si arriva ad avere
più di un programma "non ben integrato", e ha un backend che fa
SBOCCARE, e fin qui siamo d'accordo tutti.

	La nuova moda è il software libero, lo sappiamo benissimo tutti. Io ne
faccio uso da un bel po' di tempo e non ho mai visto tanta richiesta e
tanta attenzione da parte della pubblica amministrazione, dello
studente, e, soprattutto, visto che siamo nel paese delle showgirl, DEI
MEDIA.

	Se ne accorgerà anche l'Università degli Studi di Pavia, più avanti, ma
succederà.

Ciao
~marco

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