[toscana] Risposta assessore Arezzo

Raistlin raistlin82@interfree.it
Gio 21 Set 2006 01:04:52 CEST


On Tue, 2006-09-19 at 12:18 +0200, Graziano Giuliani wrote:
> Ecco la risposta dell'assessore all'innovazione di Arezzo alla mia 
> richiesta di informazioni sull'uso del SL in comune:
> ______________________________________________________________________
> [...]
> Situazione Attuale
> Circa 500 PC con s.o. MS Windows, MS Office, applicazioni specifiche   
> (es. Protocollo) sviluppate in ambiente windows, applicazioni tecniche 
> (es. CAD).
> Fase 1
> Passaggio da MS Office a Open Office, attuato in primis non comprando 
> nuove licenze di MS Office (costo unitario 350€) e progressivamente
> migrando tutti i PC
> Fase 2
> Sviluppo delle applicazioni specifiche in Java
> Fase 3
> Migrazione verso sistema operativo Linux
Il progetto e` senza dubbio interessante... Molto "tedesco", direi,
altro che piccoli passi!

Se ce la fanno...

> Fondamentale durante il processo di migrazione sarà il rapporto 
> collaborativo con il Linux User Group locale, LUGAR, che può fornire, con 
> modalità da definire, un supporto sia tecnico che culturale.
Eccoci! Questione spinosissima! :O
> ______________________________________________________________________

> Mi sembra assai incoraggiante....
> e mi pone delle domande quel "...rapporto collaborativo...".
Infatti...

> Non vorrei che qui si stia pensando a manodopera a costo zero. Esistono 
> aziende in grado di fare il lavoro.
Gia`, sfruttarti e` quasi sempre quello che cercano!
Il ragionamento e`, per quello che percepisco io quando mi trovo in
queste situazioni:
<<ma questi del LUG vengono qui, mi dicono che dobbiamo usare GNU/Linux
e SL senno` finisce il mondo, e poi non ce lo vogliono neanche
installare e farci assistenza gratis ? Ma che pretende oggi la gente!>>

:O :O :O

E tu ti senti sempre un po' in obbligo a fare qualcosa che non e` ne`
auspicabile, ne` ragionevole ne` giusto che tu faccia!

> Apro dunque un altro canale di discussione:
> 
> Che ruolo devono/possono avere i LUG e le associazioni, in genere 
> gruppuscoli infinitesimi di appassionati a loro volta spesso in fase di
> formazione/apprendimento o gruppi di professionisti del settore che si 
> scambiano informazioni e "trucchi", in questa ormai avviata transizione
> verso il SL?
Il tema secondo me e` interessantissimo!

> Una sorta di "societa' civile" del mondo SL? A che titolo?
> Dobbiamo tirarci indietro e ritirarci una volta che la singola 
> amministrazione, da anni da noi stuzzicata e pungolata, decide di "fare il 
> grande passo"?
No, tirarci indietro no, ma il grande passo lo devono fare loro, non il
LUG! Il LUG guarda, applaude, incoraggia... Se trovano il verso di
sfruttarti e` finita!
(te lo dice a cui capita spessissimo... Anzi, ci sono in mezzo proprio
adesso! :( )

> Come possiamo separare il ruolo (non e' per ora il mio caso, ma puo' 
> essere per altri) di alfieri del SL e quello di lavoratori/liberi 
> professionisti/imprenditori del settore?
Certo che capita, capita spessissimo!

Un compromesso a cui bisogna scendere e` che il professionista deve
presentarsi in una "veste" unica, o comunque saper tenere ben distinte
le attivita` professionali e quelle di attivo attivista del LUG, anche
se riguardano entrambi Linux...

Questo non, non solo almeno, per piu` o meno oscure e condivisibili
questioni etiche, ma perche` si crea confusione nell'interlocutore che
intravede sempre la possibilita` di avere "la botte piena e la moglie
briaa", ossia il lavoro gratis! :O
La cosa, oltre che gravare il LUG di carichi che, probabilmente, non
sara` in grado di assumersi e fare, probabilmente, fallire il progetto,
svaluta anche il lavoro del professionista stesso e porta, quindi, solo
svantaggi!!

IMHO se azienda e LUG sono, almeno in quel momento, rappresentate da
persone diverse la cosa e` piu` facile... O almeno questa e` la mia
opinione...

> Come la mettiamo sul piano etico quando ci si chiede volontariato o peggio 
> una consulenza "come LUG"?
> [...]
> Il LUG / Gruppo Linux deve rimanere un luogo libero di associazione, 
> discussione, sviluppo sui temi del SL.
Giusto.
Di piu`, secondo me, il LUG puo`, anzi in buona misura deve, ricoprire
il ruolo *culturale*[1], non quello tecnico e pratico!

Culturale significa che i rappresentanti ed i membri del LUG vengono
volentieri a spiegare ai dipendenti, ai fornitori, ai cittadini, a
chiunque voglia, che cos'e` e perche` e` bello il SL.
Partecipano ed organizzano convegni, assemblee, manifestazioni, di
nuovo, *culturali* sul SL che supportino e sostengano il progetto di
migrazione nei suoi fondamenti, diciamo, teorici... Che poi per il LUG,
di solito, sono quelli piu` interessanti ed importanti (la solita zuppa
del "Free as in Freedom!")
Culturale significa che se il LUG organizza corsi e formazione varia
sull'uso di GNU/Linux e del SL, di solito aperti a tutta la cittadinanza
(cosa che, ad esempio noi e molti altri facciamo), i dipendenti e
chiunque sia bisognoso di tali interventi potra` partecipare, magari
escogitando una modalita` conveniente per entrambe le parti, ma senza
stravolgere quello che il gruppo Linux farebbe indipendentemente da
migrazioni, amministrazioni, ecc... Senno addio! :O

> Possiamo preparare un documento in merito? Esiste gia'? Possiamo avere una 
> "risposta standard"?
Mha, non credo esista niente di ufficiale e di scritto... Anche sulla
risposta standard, per quanto ami gli standard ;), non so quanto sia
indicata, dato che si entra molto in aspetti collegati alla sensibilita`
ed alle opinioni personali... Parlarne fara` comunque sicuramente
bene :)

> Voi come la pensate?
Forza... Sotto gli altri! :D

Ciao,
Dario

[1] Notare che questo c'e` nel documento di Arezzo, il che e` ottimo,
anzi, ottimissimo! Ovviamente bisogna vedere coma la cosa e` stata
concepica e come si concretizzera`, ma non e` certo il caso di imbastire
qui un processo alle intenzioni senza neanche conoscere la realta`
specifica

<<This happens because I choose it to happen!>>
(Raistlin Majere, DragonLance Chronicles -Dragons of Spring Drawning-)
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Dario Faggioli
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