Anjuta (ho cominciato, e cominciano i problemi)
Roberto Rosselli Del Turco
rosselli@ling.unipi.it
Sat, 28 Apr 2001 16:01:40 -0400
Francesco Potorti` wrote:
>
> No, la traduzione *non* deve essere dipendente dall'uditorio, se questa
> decisione è presa dal traduttore. La traduzione deve usare lo stesso
> registro usato nell'originale. Se l'originale e` ben fatto, il registro
> dipenderà dall'uditorio. Il lavoro del traduttore *non* è immaginare un
> uditorio, quello è il lavoro dell'autore. Quello del traduttore è di
> essere fedele.
Il problema sta tutto in quel "se": se l'originale e` ben fatto, e'
chiaro che al traduttore non resta che renderlo dignitosamente nella
propria lingua. Ma questa e', probabilmente, l'eccezione piuttosto che
la regola. Sappiamo tutti che molto spesso (quasi sempre, direi) la
documentazione dei programmi FS/OS e' scritta dai programmatori stessi,
da qui una serie di problemi: documentazione succinta, criptica, troppo
tecnica, etc. Non mi sembra sbagliato, quindi, espandere o chiarire
punti particolarmente ostici del testo da tradurre, a condizione che a)
ci sia la competenza tecnica necessaria da parte del traduttore b)
l'operazione sia effettuata solo dove sia realmente necessaria.
Ciao
--
Roberto Rosselli Del Turco e-mail: rosselli@cisi.unito.it
Dipartimento di Scienze rosselli@ling.unipi.it
del Linguaggio Then spoke the thunder DA
Universita' di Torino Datta: what have we given? (TSE)
Hige sceal the heardra, heorte the cenre,
mod sceal the mare, the ure maegen litlath. (Maldon 312-3)