Tutorial di Emacs - riepilogo correzioni

Luca Ferretti tp@lists.linux.it
14 Sep 2002 19:33:52 +0200


Il sab, 2002-09-14 alle 16:03, Francesco Potorti` ha scritto:
>    >    > Rflettono una analoga convenzione in inglese?  Quale?
>    >    AFAIK, "digital" vs. "discrete time" or "numeric".
>=20

...e indovinate un po' chi ha il buon Hoppenheim-Schafer in _edizione
originale inglese_?

Allora, si trattano dei segnali, che possono essere quello che vuoi,
dall'indice della borsa alla temperatura dell'acqua in cucina. Segnale =E8
"something that conveys information". Ogni segnale, o meglio ogni
_rappresentazione matematica_ di un segnale ha,di solito, una variabile
indipendente e almeno una dipendente. Di solito, spesso, quasi sempre ci
si riferisce al tempo (t) come variabile indipendente.

La variabile indipendente pu=F2 essere continua (continuous) o discreta
(discrete).=20

"Continuous-time signals [..] are represented by a continuous indipendet
variable [...] are often referred as analog signals"

"Discrete-time signals [..] the indipendent variable has discrete
values"

"Beside the indipendent variable the indipendent variable being either
continuoous or discrete, the signal amplitude (n.d.r. la variabile
dipendente) may be either continuous or discrete."

"Digital-signals are those for whitch both time and amplitude are
discrete"

> Fermo l=EC, allora ho capito.  La differenza qui non =E8 fra i due casi
> digitale ed analogico, contrapposizione che ha senso parlando di
> dispositivi di misurazione e rappresentazione della misura, nel qual
> caso digitale =E8 la stessa cosa di numerico.
>=20

i dispositivi di misura, dai ricordi del corso di misure elettriche si
dicono digitali o analogici a seconda della discretizzazione o meno
della misura prodotta. es: i tester della corrente: quelli con il
display lcd sono di certo definibili digitali, in quanto non possono
andare oltre una certa cifra decimale (passa da 1.00 a 1.01 senza
1.005), quelli con l'indicatore mobile su scala numerata sono analogici
perch=E8 percorrono tutta la scala (discernere 1.005 da 1.00 =E8 un'altro
paio di maniche

> Qui la differenza =E8 fra i tre casi=20
> 1  tempo continuo / grandezze continue
> 2  tempo discreto / grandezze continue
> 3  tempo discreto / grandezze discrete
>=20

ci sarebbe anche il quarto, ma non frega mai niente a nessuno :(

> La differenza fra questi casi =E8 nel campo della matematica, non della
> rappresentazione visuale, e i tre casi, il cui nome corretto e completo
> =E8 quello sopra, vengono spesso sinteticamente indicati con 1 analogico,
> 2 numerico, 3 digitale, essenzialmente perch=E9 il primo tipo di calcolo
> pu=F2 essere effettuato con circuiti elettronici ad amplificatori
> operazionali, altrimenti detti calcolatori analogici perch=E9 tramite ess=
i
> si pu=F2 avere una rappresentazione analogica di un fenomeno fisico
> tradotto in voltaggio elettrico, e l'ultimo pu=F2 essere effettuato con
> circuiti elettronici a porte logiche, detti calcolatori digitali perch=E9
> il loro stato =E8 semplicemente espresso con cifre (digit) binarie.  Il
> secondo caso lo chiamano numerico giusto perch=E9 =E8 un nome come un alt=
ro,
> in realt=E0 si tratta di numeri in tutti e tre i casi :-)
>=20

Diciamo che ci sei molto vicino. Come dicevo sopra tutto nasce dalla
confusione tra la rappresentazione matematica e il mondo reale.

Il digitale, mi spiace dirlo ragazzi, ma non esiste. =C8 vero che il
computer che avete di fronte parrebbe essere il non plus ultra del mondo
digitale e la pubbli pompa molto in questo senso, ma sebbene
operativamente si parli di bit e di clock (digital-signal, secondo H-S),
alla base io ho sempre un segnale "analogico". Il mondo in cui viviamo =E8
di per se analogico e lo sono tutti i suoi fenomeni, non siamo Digimon e
non viviamo a Digiworld.

L'elaborazione di alcune informazioni per=F2 =E8 pi=F9 agevole se "tolgo", =
nel
senso non considero tutto quello che non mi serve.

Esempio stupido: nella rappresentazione comune il clock =E8 un segnale che
dovrebbe essere acceso/spento, quindi, se ci riesco con la tastiera,

  _   _   _   _   _
_| |_| |_| |_| |_| |_|

Cio=E8 dovrebbe passare __istantaneamente__ da 0 a 1, dal valore basso a
quello alto.... peccato che un segnale elettrico o di qualunque altro
genere non _pu=F2_ esistere in questo mondo.

Quello che si fa =E8 quindi usare un segnale periodico, diciamo una
sinusoide, e poi o "raddrizzarla" il pi=F9 possibile o usare delle soglie
(if valore>soglia_1 then valore:=3D1_digitale)=20

 > Quindi, che io sappia, questa terminologia ha senso solo in questo caso
> particolare, di matematica (tipicamente DSP) portata nel campo
> dell'elettronica.
> =20

Fondamentalmente s=EC: il digital della DSP =E8 diverso dal quello della
elettronica solo perch=E8 il DSP =E8 una disciplina teorica e l'elettronica
=E8 una pratica.=20

Nel dsp (nel senso il libro di H-S) io ho un segnale (genericamente
discreto) rappresentato da una particolare funzione matematica detta
sequenza. Su queste sequenze io compio delle operazioni matematiche
(tratto l'informazioni rappresentata dalla sequenza), le sommo, le
moltiplico, le filtro e chi pi=F9 ne ha pi=F9 ne metta.

Nella elettronica io debbo decidere se trattare il segnale fisico nella
sua "analogicit=E0" oppure se farlo passare attraveso uno stadio di
ingresso (filtro passa basso, campionatore, quantizzatore) che mi
restituisce astrattamente ( a livello molto alto rispetto a quello
fisico) una sequenza di numeri. Questa sequenza entrer=E0 quindi in un
elaboratore digitale, che lavora, ancora astrattamente sui numeri
discreti.

Insomma, ho scritto in fretta e forse qualcosa =E8 saltata, ma non
chiedetemi di riconsultare H-S... troppi brutti ricordi....


Concudendo: a parte la definizione di H-S, che =E8 matematica e quindi
purtroppo ben definita e precisa, a parte l'elettronica cosiddetta
digitale, perch=E8 non lavora sul segnale in s=E8, ma su una sua
rappresentazione idealmente discreta, il pi=F9 delle volte il termine
digitale pu=F9 essere usato a sproposito.... ma da che era partito 'sto
tread???