R: Un Consiglio

Francesco Potorti` tp@lists.linux.it
Fri Feb 28 15:51:26 2003


>l'interfaccia. Ci sono molti aspetti che rendono "facile ed intuitivo"
>l'utilizzo di un programma e spesso l'obiettivo si raggiunge coniugando
>discipline diverse (studi di usabilità, grafica, localizzazione,
>accessibilità, ...). Il ruolo del traduttore (localizzatore se volete)
>consente a chi non conosce altre lingue di poter utilizzare il
>piccì. Riconosciamo quindi che il traduttore si fa carico di una grande
>responsabilità: permettere a chiunque una buona interazione con gli
>applicativi utilizzati.

Ma non di rendere il programma facile da usare.  Solo di consentire ad
un utilizzatore italiano di avere la stessa facilità d'uso di un
utilizzatore inglese.

>che dovremmo contestualizzare le traduzioni, utilizzando vocabolari
>distinti a seconda del destinatario del software. In questo modo i
>programmi di utilità generica avranno un vocabolario generico, i
>programmi specialistici avranno un vocabolario adatto al settore o alla
>disciplina dell'ambito in questione.

Se la parola è uguale in inglese, deve essere uguale in italiano.  Le
traduzioni non sono fatte per gli esperti o gli inesperti più di quanto
i programmi originali non lo siano.  Le traduzioni sono buone o cattive,
non facili o difficili.  Se il linguaggio in origine è specialistico,
così dovrà essere la traduzione, se è generico, altrettanto.