to cipher [Era: Nautilu
s 2.1 -- l'attesa è finita]
Alessandro Foresi
tp@lists.linux.it
Wed Jan 15 02:45:01 2003
On Sun, Jan 12, 2003 at 01:07:13AM +0100, Francesco Potorti` wrote:
> Alessandro Foresi:
> >>Cifrare si riferisce a messaggi mentre criptare a segnali.
>
> Ho ripensato all'argomento, e sono giunto a questa ricostruzione. Prima
> che inventassero i sistemi di cifratura alla portata di tutti sul PC (e
> quindi dei giornalisti e degli appassionati di informatica), in Italia i
> dizionari e la lingua conoscevano solo:
>
> cifrare
> decifrare
> decrittare (decifrare senza la chiave)
> crittografia
>
> che è quanto dice il nostro glossario. Poi arrivò l'informatica, gli
> informatici seduti in pizzeria cominciarono a shiftare di un posto
> quando arrivava un amico, a scannare le fotografie e a criptare i loro
> folder. Noi, tetragoni, decidemmo che le nostre traduzioni avrebbero
> seguito lo stile di chi scrive in italiano, per cui usavamo (e usiamo)
> scorrere, scandire, cifrare e cartella.
>
> All'incirca in quello stesso periodo arrivò il satellite nelle case di
> molti, i giornali cominciarono a scriverne, e gli informatici di cui
> sopra riuscirono a far credere ai giornalisti (che furono ben contenti
> di crederlo, perché ogni nuovo gergo ha un suo fascino da iniziati) che
> una trasmissione televisiva criptata è cosa ben diversa da un messaggio
> cifrato. Oggi praticamente tutti parlano di trasmissioni televisive
> criptate.
Sì. E per quanto i termini siano brutti, vengono usati. Esistono, e non
si possono togliere dalla testa della gente. Bisogna tenerne _sempre_
conto, a meno di casi particolari in cui gli interlocutori siano ben
conosciuti. Ma non credo sia il caso di tp, quello di rivolgersi ad una
utenza settoriale.
> Rispetto al tempo in cui decidemmo le voci di glossario, questo è
> l'unico cambiamento significativo nella lingua e nei dizionari. Per
> cui, sarebbe possibile aggiungere una voce di glossario
>
> encrypted --> criptata / crittata [di trasmissione televisiva]
>
> Io sono contrario a questa eventualità, ma non la trovo irragionevole.
È una questione d'uso e al glossario tp non dovrebbe servire quella
traduzione. Anchio ho pensato alle trasmissioni televisive, parlando in
genere di segnali.
Infatti, da questo ho l'idea, come utente, che /cifrare sia qualcosa che
si compia in un tempo determinato mentre /criptare per un flusso di
dati. Ma, ribadisco, è una mia preferenza.
> Alessandro Foresi:
> >>To encrypt è criptare e to cipher cifrare.
> >>To decrypt decriptare e decipher decifrare.
>
> L'introduzione di cipher in questo discorso credo che sia una
> giustificazione a posteriori dell'uso in italiano di due termini. In
> realtà l'origine dei due termini in italiano è secondo me quella che ho
> ricostruito sopra. In inglese tecnico, per quanto leggo, si usa
> praticamente sempre encrypt/decrypt, e di rado cipher/decipher. Come
> indizio a favore di questa mia affermazione, Google riporta 150k
> occorrenze della prima accoppiata di termini, e 10k della seconda.
E pure qui parliamo di uso. Ma l'uso in testi italiani mi risulta così:
to encrypt --> cifrare (testo, messaggi, email, password)
to encrypt --> criptare, crittografare (dati in genere)
Sarebbe utile espandere le traduzioni dei sostantivi, verbi e aggettivi
in questione, perché non mi sembra concidano così intuitivamente tra
italiano ed inglese/americano.
Se decifro un messaggio cifrato che è stato crittato, lo decritto ?
No, perché /decifrare lo posso se ho legalmente la chiave, /decrittare
quando lo faccio senza (come da glossario).
Ritornado al tema Nautilus, propongo
>msgid "Your password will be transmitted unencrypted."
>msgstr "La password verrà trasmessa non cifrata."
msgstr "La password verrà trasmessa in chiaro."
.. anche in televisione.