DISCUSSIONE: Linee guida e principi da seguire nella traduzione
Luca Ferretti
tp@lists.linux.it
Tue Mar 25 14:51:01 2003
Il mar, 2003-03-25 alle 00:27, Matteo De Luigi ha scritto:
> > Infine teniamo presente che progetti come GNOME o KDE hanno la
> > presunzione di essere utilizzati a livello mondiale, per cui non
> > possiamo pretendere che gli autori o i mantainer modifichino una string=
a
> > solo perch=E8 a noi non riesce bene la traduzione
>=20
> Chi decide di fare un programma internazionalizzato sa a cosa va
> incontro, deve essere preparato a correggere il suo programma se
> _per colpa loro_ non risulta possibile tradurre in alcune lingue.
> Dico "alcune" perch=E9 di solito se una forma =E8 intraducibile in una
> lingua lo =E8 anche in molte altre.
>=20
Per esempio "Previewable" :-?
In quante fottute lingue =E8 traducibile con una parola?
> Il problema si pone quando dici che "la frase suona meglio" o "=E8 pi=F9
> comprensibile agli utenti inesperti" sono _da sole_ ragioni sufficienti
> per permettere di alterare il _significato_ di una frase.
>=20
Infatti non ne ho parlato :-)
> Useresti un foglio di calcolo che ha un'interfaccia stupenda ma
> sbaglia le operazioni matematiche?
>=20
Beh, mi pare che ci fosse un processore, un tempo, che faceve 'sto
lavoro...
> Visto che ogni tanto i traduttori nuovi (e solo quelli nuovi) tirano
> fuori questo discorso, ha aiutato a rinforazare inconnsciamente l'opinion=
e
> (errata) che non ci fossero file che spiegavano anche lo stile di
> traduzione oltre alle convenzioni puramente lessical-grammaticali. :)=20
>=20
No, ci sono, e sono dannatamente ben definiti nella loro genericit=E0.
Sempre grazie al Pot.
--=20
L'ironia di questa mail =E8 a cura di "Microsoft Allegria".
=C8 vietato citare verbalmente e quotare ogni frase ritenuta divertente.=20