Plurali latini
Tobia Conforto
tobia.conforto@linux.it
Dom 15 Ago 2004 11:29:43 CEST
Sono d'accordo anch'io.
Siamo noi traduttori, professionisti o amatori, che dobbiamo trovare una
via di mezzo tra l'importazione sconsiderata di termini inglesi nella
nostra lingua e la traduzione indiscriminata alla francese.
Per citare i latini: in medio stat virtus. (credo :-)
Giuliano scrisse:
> prova ad intepretare la frase: "infilare il medium nell'apposita slot"
> (a seconda si tratti di CDROM, penna USB, floppy disk o quant'altro...)
> Temo nasca qualche equivoco. Invece dicendo: "Inserire il CDROM nel
> vassoio (caddy) del lettore di CDROM" compito una frase lunga, con una
> brutta ripetizione di termini, ma l'azione, l'oggetto dell'azione e
> l'obiettivo dell'azione stessa sono ben distinti.
Io quando traduco tengo presente che c'è sempre spazio per migliorare
una frase, eliminando parole straniere, rendendola più espressiva e
comprensibile.
Esempio:
"Inserire il CDROM o altro supporto nell'apposito vassoio o fessura."
oppure "...nell'apposito alloggiamento."
Slot, tray e compagnia hanno significati abbastanza banali in inglese.
Non vedo perché non possiamo trovarne delle buone traduzioni in
italiano! Gli americani sono i primi ad importare parole straniere nella
loro lingua, ma di solito lo fanno quando non hanno alcuna parola con un
significato anche remotamente simile. (es. schadenfreude)
Detto questo, buon ferragosto a tutti!
Tobia
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