Plurali latini
Andrea Celli
andrea.celli@libero.it
Mer 18 Ago 2004 22:11:48 CEST
Alle 09:54, venerdì 13 agosto 2004, Monica Badia scrisse:
> Ciao ragazzi,
>
...............
>
> Se consideriamo parole prese dall'inglese come "file", la regola dice
> che, se non tradotte o italianizzate, le parole straniere si importano
> in italiano senza flessione, quindi diremo "il file", "i file".
>
> Il latino è lo stesso: non è italiano. Quindi "medium" sarà "il medium",
> "i medium" (se proprio non si vuole utilizzare la forma italiana).
>
> Un altro esempio: la parola "medium" ha anche un significato esoterico,
> volendo. In italiano si usa la parola "la medium" per indicare una
> specie di veggente (chiedo scusa se la definizione non sarà proprio
> esatta... tanto per capirci). L'origine è la stessa: il medium, la
> medium, i medium, le medium.
>
> La regola vale per tutti.
>
>
D'accordo però devi tenere conto che qui abbiamo due
parole entrate nell'italiano corrente da due lingue diverse:
- "medium" proviene direttamente dal latino, al singolare e in
italiano ha solo il significato esoterico. Quindi, giustamente,
hai il medium, la medium, i medium, le medium.
- "media" è stato preso dall'inglese. Non importa se
prima era una parola latina. È arrivato nella sua
forma "plurale" e in tale forma resta. Al punto che spesso
si sente dire che "la televisione è un importante media"
e che non trovo per niente scorretto pronunciarlo
all'inglese.
Il guaio è quando troviamo "medium"
in inglese per indicare un singolo CD. Lasciarlo invariato
non va bene perchè per noi un medium è una persona
con poteri paranormali.
Tradurlo con "media" non va bene perché il significato
di "media" è più astratto, non si adatta ad un singolo,
specifico pezzo di plastica con incisi dei dati.
Ne resta un senso di frustrazione da cui esco
scrivendo "supporto" ma di cui sento il desiderio di
sfogarmi a Ferragosto ;-)
ciao, andrea
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