Tradurre "lock down"

Luca Ferretti elle.uca@infinito.it
Sab 24 Gen 2004 19:38:30 CET


Il sab, 2004-01-24 alle 17:46, beatrice ha scritto:
> On Friday 23 January 2004, at 15:47, Luca Ferretti wrote:
> > Si tratta della possibilità concessa al sysadmin di bloccare alcuni
> > aspetti o parti dello GNOME Desktop.
> > 
> > Che ve ne pare di "blocca dall'alto"?
> 
> A me sembra buono. Se io mi trovassi davanti quel messaggio non penserei
> subito al sysadmin,

ed infatti non dovresti, vedi avanti. La scelta è dettata dal fatto che
"blocca in basso" era più brutto assai.

>  ma se nel contesto è chiaro o se da qualche parte
> (messaggio) è spiegato cosa fa mi sembra più che buono.

Gli esempi che ho in gnome-panel sono i seguenti

If true, the panel will not allow any changes to the configuration of
the panel. Individual applets may need to be locked down separately
however.
        Se impostata a vero, il pannello non consente alcuna modifica
        alla sua configurazione. Le singole applet possono comunque
        richiedere di essere bloccate dall'alto separatamente.

Some of these properties are locked down
        Alcune di queste propriet sono bloccate dall'alto

The Applet's containing Panel is locked down
        ????

Complete panel lockdown
        Pannello completamente bloccato dall'alto

> > Qualche sinonimo per "dall'alto" che sia meno... "posizionale"?
> 
> "Bloccato dal'alto" sinceramente mi suona benissimo.
> L'unica altra cosa che mi viene in mente è "blocca/o/ato d'autorità" :(

In realtà la question è un po' più complessa e comprende meccanismi
interni di GNOME. Cercherò di spiegarli semplicemente e rapidamente.

Dunque attualmente (GNOME 2.4) le applicazioni fanno (o dovrebbero fare)
riferimento al sistema GConf per l'impostazione delle preferenze. Una
preferenza nella UI corrisponde ad una chiave GConf. 

Esistono almeno 3 sorgenti in cui una chiave è definita: la sorgente
mandatory (impositiva), quella del singolo utente e quella predefinita,
consultate in questo ordine. Se il sysadmin ha impostato una preferenza
nella sorgente impositiva, l'utente non può modificarla. In caso
contrario l'utente può impostare nella sua sorgente preferenze che
scavalchino quelle predefinite.

Il che vuol dire che anche con l'attuale desktop stabile sarebbe
possibile "bloccare d'autorità" alcune o tutte le preferenze: basta
definirle nella sorgente impositiva. Ad esempio blocco, o più
propriamente impongo il tema usato o l'immagine dello sfondo o il proxy.
La presenza di una chiave nella sorgente impositiva dice solo che il
valore della chiave non può essere modificato dall'utente, ma deve
essere quello indicato nella sorgente impositiva stessa.

Con il nuovo (GNOME 2.[56]) "lock down" invece si aggiungono delle
chiavi pensate appositamente per impostare delle restrizioni che si
"propagano" (almeno è questo quello che ho capito).

Ad esempio nel gnome-panel sul CVS è prevista la chiave
/apps/panel/global/locked_down di valore booleano: il suo effetto è
quello di non consentire l'aggiunta, la rimozione lo spostamento dei
pannelli e delle applet in essi contenute e la scomparsa dai menù
contestuali dei pannelli delle relative voci. Non serve impostarla a
vero nella sorgente impositiva per bloccare il pannello, basta anche
farlo come utente. Se poi questa chiave è anche imposta allora non posso
cambiarle valore e mi devo tenere il pannello così come era quando mi
hanno imposto il lock down.

Ovviamente possono esistere anche chiavi di lock down non booleane, come
quella relativa agli URI che si possono navigare [file:// network://
...]. In questo caso tutte le applicazioni che si appoggiano a gnome-vfs
saranno impossibilitate ad accedere a posizioni diverse.

Spero sia chiara la distinzione tra sorgente impositiva e lock down.

-- 
Luca Ferretti                                       elle.uca@infinito.it
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