Discorso diretto

Stefano Canepa sc@linux.it
Sab 3 Lug 2004 18:56:18 CEST


Lì venerdì, 2004/07/02 alle 13:21, +0200, Marco Ciampa ha scritto:
> On Fri, Jul 02, 2004 at 08:38:16AM +0200, Monica Badia wrote:
> > Ciao a tutti,
> [...]
> > Personalmente trovo l'infinito, per quanto corretto, piuttosto sterile e 
> > non coerente con l'ambiente interattivo di un SW.
> Senza contare che se un software va tradotto, la traduzione deve essere
> il più simile possibile alla frase originale, e se questa è (come spesso
> avviene) non all'infinito, cambiare la forma è un 'arbitrio' che IMHO il
> traduttore non ha diritto di prendersi.

Marco è difficile dire se è all'infinito o meno. Teniamo presente che
nel 90% dei casi traduciamo dall'inglese scritto da persone che non sono
di madre lingua inglese. Poi teniamo presente che "you" in inglese è
singola e plurale allo stesso tempo e in ultimo che gli inglesi usano
poco il discorso indiretto. 
Per esperienza personale, ho scritto un po' di documentazione tecnica in
inglese, anche gli inglese usando il discorso indiretto quando scrivono
documentazione. Non penso che fosse solo una mania della Marconi
scrivere frasi del tipo "It can be seen that this test...".

> Personalmente ho cominciato con la forma all'infinito per poi
> convincermi (a furia di ricevere proteste dagli utenti) di aderire alla
> forma (diretta) originale, che ora mi pare onestamente molto meno
> 'pomposa'.

Che la forma diretta sia meno pomposa e più facile da leggere e scrivere
non penso che ci siano dubbi. In questa mailing list (come in tutte le
mailing list in italiano a cui sono iscritto) ci diamo tutti del tu
anche se non ci siamo mai conosciuti e a nessuno viene in mente di
scrivere: "Gent.mo Dott. Canepa, in merito alla Sua del 2 Luglio u.s. mi
permetto di farle notare che ..." :)

Rimango comunque della mia idea tanto per i manuali che per i dialoghi
dei programmi, con l'eccezione dei giochi, la forma impersonale è da
preferirsi. 

Ciao
sc

PS: ovviamente se poi da questa lista viene fuori un maggiore consenso a
favore discorso diretto sarò il primo a modificare tutte le mie
traduzioni

-- 
Stefano Canepa email: sc@linux.it - www: http://www.stefanocanepa.it
Three great virtues of a programmer: laziness, impatience and hubris.
Le tre grandi virtù di un programmatore: pigrizia, impazienza e arroganza.
                                                              (Larry Wall)
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