Virgolette e citazioni
Giulio Daprelà
daprela@gmail.com
Mar 10 Gen 2006 00:55:57 CET
On 1/10/06, Giulio Daprelà <daprela@gmail.com> wrote:
> >
>
> Forse ho la soluzione definitiva al problema: invece di scornarci
> dando ciascuno la propria opinione, che, tra l'altro, sempre
> un'opinione rimane, a meno che qualcuno non sia un professore di
> italiano, la mia proposta è di chiedere ai luminari dell'accademia
> della crusca, depositari della lingua italiana. Direi che questo è
> proprio il caso in cui da loro possiamo avere un parere autorevole,
> dato che si parla di uso corretto dela lingua italiana.
>
> Io scrivo a loro e gli porgo la domanda (sperando di scrivere in un
> italiano corretto!!! :-)), e se per voi va bene girerò in lista la
> risposta che mi daranno.
Scusate se rispondo a me stesso, ma sul sito dell'Accademia della
Crusca (che è interessante e vi invito a visitare anche solo per
curiosità) in una FAQ è già riportata una spiegazione.
Fondamentalmente è una questione di scelte personali, ma qualche
piccola regola c'è. Riposto testuale:
«Le virgolette possono essere alte (" "), basse o sergenti (« »),
semplici o apici (' '). Alte e basse si usano indifferentemente per
circoscrivere un discorso diretto o per le citazioni. Possono anche
essere usate per prendere le distanze dalle parole che si stanno
usando (e nel parlato si dice infatti «tra virgolette»). Possono
essere sostituite spesso con il corsivo, che si usa per parole
straniere o dialettali usate in un testo italiano e in citazioni
brevi. Le virgolette semplici si adoperano più raramente soprattutto
per indicare il significato di una parola o di una frase. In generale,
sulla stampa la scelta delle virgolette è fortemente determinata dalle
singole regole editoriali.»
So che non ho risolto molti dubbi, ma almeno ne sappiamo qualcosa in più.
ciao a tutti
--
Giulio
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