[glossario] Ultima chiamata: exploit -> invariato

Fabio Riga usul@aruba.it
Lun 26 Feb 2007 15:01:16 CET


In data 20/02/2007 22:20:53, Emanuele Aina ha scritto:
> > Così arriviamo al paradosso che traduciamo per aiutare chi non sa
> > l'inglese e per aiutarlo non dobbiamo tradurre!
> 
> Beh, a questo punto mi sa che è proprio così. %-)
Che disfatta! :'(

> > I tecnici informatici, come i medici, imparano i termini *tecnici*
> del
> > loro campo, non sanno il loro significato etimologico o (più spesso,
> 
> > credo) lo danno per scontato e finiscono per non essere più in grado
> di
> > spiegarsi in modo semplice ed efficace. Qui secondo me sta la grossa
> 
> > perdita e disfatta. Termini tecnici "familiari" renderebbero più
> facile
> > diventare esperti. E mi sembra che, in generale, il linguaggio
> > informatico sia in questa direzione, per l'inglese, richiamando
> semplici
> > metafore che danno immediatamente il senso, in particolare nel campo
> 
> > della sicurezza: overflow, firewall, bug, exploit... sono termini
> > semplici e autoesplicativi. In italiano diventano altamente tecnici
> e
> > oscuri. Come mai? Non è questa la vera distorsione semantica?
> 
> "firewall" lo si potrebbe tradurre "frangifiamma", ma nessuno l'ha mai
> 
> fatto. Qualcuno ha osato un tragico "muro di fuoco", ma pressoché
> tutti
> l'hanno lasciato così com'è. Purtroppo ci tocca anche adeguarci
> all'uso
> che se ne fa altrove.
> 
> "bug" io lo tradurrei "baco" ma so che molti rimangono dubbiosi.
> 
> "overflow" invece non saprei proprio come tradurlo.
Più che altro la mia era una riflessione sull'uso di termini "tecnici"  
e sul ruolo della traduzione, che a mio avviso è quello di rendere lo  
stesso effetto dell'originale. Se continuiamo a usare le parole inglesi  
non rendiamo affatto lo stesso effetto.

Detto questo, ho in mente traduzioni, che mi sembrano le più ovvie per  
mantenere il senso (e la metafora) di questi termini. Ma li scrivo solo  
per esporre le mie tesi: a eccezione forse di "bug", tutto quello che è  
stato detto per "exploit" vale, sigh!

firewall -> frangifiamma
"muro di fuoco" è letterale ma è uno dei "false friend" di cui si  
parlava in altra sede e mi sembra ovvio che non abbia preso piede.
Sul dizionario ho trovato "muro di fiamme"... non so che pensare, non è  
molto diverso. La traduzione più corretta (visto che un firewall  
dovrebbe essere composto di firebrick! :-P) dovrebbe essere "muro  
refrattario", ma preferisco frangifiamma. È anche la traduzione  
francese, pare.

bug -> baco
Decisamente. Come hanno detto altri è quasi l'equivalente dei sensi  
figurati, anche se letteralmente è un altra cosa. Ma visto che l'uso è  
figurato...

overflow -> straripamento
metafora è, metafora rimanga!

> "desktop" abbiam provato a tradurlo qua e là con "scrivania", ma non
> ha
> riscosso un grande successo.
Non capisco perché...
> 
> "file manager" come lo tradurresti? "gestore di file"? MS ha usato
> "gestione risorse" ed "esplora risorse" per evitare il problema.
Pensavo a "gestore di file". Però direi che qualche volta bisogna dare  
merito a MS! ;) "gestione risorse" è azzeccato. Non usa la parola  
"file", però rende chiara la funzione. Voto per questa.

> "word processor" come "elaboratore di testi"? Boh...
Decisamente.

> Beh, quantomeno gli utenti di sistemi liberi sono meno esposti agli
> exploit rispetto a molti altri, per cui puoi stare tranquillo. ;)
Sì sì, tranquillo e serenamente rassegnato.

Buona giornata a tutti
Fabio


Maggiori informazioni sulla lista tp