Revisione traduzione Vorbis-tools
Emanuele Aina
em@nerd.ocracy.org
Sab 8 Set 2007 15:33:24 CEST
Fabio Riga proseguì:
>>> Per me visualizza è una brutta parola e viene usata in tutti i contesti
>>> dove l'inglese usa diverse parole riguardanti la vista: show, display,
>>> view, print...
>> C'è anche "mostrare" come buon sinonimo. Ma nella mia esperienza
>> "stampare" rimanda molto di più alla carta che l'inglese "to print".
>> :(
> È vero. Però mi sembra che nessuno si sia preoccupato di come tradurre
> "Stampa su file"! Non mi sembra così incomprensibile a usarlo come in
> inglese e si comincia a eliminare l'abuso errato di "visualizza".
Cosa intendi per "stampa su file"?
A me viene in mente solo la finestra di dialogo per stampare e lo
scrivere un PS/PDF su un file... :)
>>> Avevo anche tentato di affrontare il discorso del "Visualizza" nel menu
>>> dei programmi GNOME, ma non ho ricevuto né critiche né lodi. Dopotutto
>>> view non è nemmeno un verbo in quel contesto (come il menu File).
>>> Certo, adesso il richiamo al "Gran Rivale" in ogni programma potrebbe
>>> infastidire...
>> Sigh. Anche dall'estero rubano parole dal nostro vocabolario,
>> impoverendoci vieppiù...
> Suvvia non ti crucciare, con "vista" almeno non hanno sbagliato come
> quando hanno preso "aqua" senza "c"! E poi la parola è nostra, non las
> possiamo usare lo stesso?
In questo caso, certo! :)
Ben più grave resta il mio rammarico dovuto al fatto che tifando per una
qualsiasi nostra nazionale possa solo dire "forza azzurri"... :(
>>>>>> #: ogginfo/ogginfo2.c:337
>>>>>> #, c-format
>>>>>> msgid "Total image: %d by %d, crop offset (%d, %d)\n"
>>>>>> msgstr ""
>>>>> Traduzione impropria ma potrebbe dare il senso:
>>>>> "Dimensioni immagine: %d per %d, ritagliata (%d, %d)\n"
>>>>> Da il senso ma non mi piace tantissimo, vediamo se qualcun altro ti
>>>>> illumina di più...
>>>> "Immagine intera: %d per %d, spostamento di ritaglio (%d, %d)\n"
>>>>
>>>> Non che io sappia cosa sia...
>>> In mnplayer/mencoder è l'operazione di ritagliare i bordi neri da un
>>> filmato. Visto che si parla di Theora penso che il contesto sia lo
>>> stesso. Per questo secondo me ha molto senso l'idea di cornice e dei
>>> relativi bordi o margini.
>> No, qui si parla di Vorbis (codec audio) non di Theora (codec video).
>>
>> Io ho ipotizzato che si tratti di immagini contenute nei metadati del
>> file OGG (formato contenitore dei flussi).
>>
>> Pietro, a cosa si riferisce il messaggio?
> Credo, dalle stringhe attorno, che si parli di theora tenuti in un
> contenitore OGG, perché tutto il linguaggio è quello dei filmati. Non
> mi risulta che OGG si occupi di ritaglio immagini, comunque Pietro
> saprà dire meglio di me.
Mmmh, effettivamente si parla di ogginfo, che è in vorbis-tools ma
supporta genericamente gli Ogg, sia audio che video.
Comunque in questo caso rimane corretta la mia traduzione "Immagine
intera: %d per %d, spostamento di ritaglio (%d, %d)\n" in quanto "(%d,
%d)" credo siano proprio le coordinate del punto di origine del
ritaglio, non la dimensione.
>> Lo spazio di colore è dato dalle coordinate che scegli per identificare
>> un colore: CYMK se usi valori da 0 a 1 per le componenti ciano, giallo,
>> magenta e nero con sintesi sottrattiva (stampanti), RGB8 se usi un byte
>> per ciascuno dei colori rosso, verde e blu con sintesi additiva
>> (monitos), YUV se usi cose come crominanza e luminanza (TV, codec
>> video), HSB se usi tonalità, saturazione e luminosità, ecc...
> Quindi il vecchio concetto di "tavolozza"?
No, ma quasi se lo estendi un po'. :)
>> Ma i programmi italiani non solo non parlano in prima persona, sono
>> anche molto freddi, formali e scortesi, a differenza dei colleghi
>> anglosassoni. Una specie di contrappasso. :)
> Ma chi li traduce? Chi decide che siano così? Sembra quasi che da noi
> ci sia sempre un giudice che tutto sa e tutto controlla e ha già deciso
> a priori che tutto dovrà essere in un certo modo. A me pare che in
> inglese i programmi non siano tutti uguali: chi li fa decide in che
> modo farli parlare. Ci sono quelli più formali, quelli confidenti e
> quelli "spiritosi". Perché dovremmo cancellare tutto questo? Come si fa
> a chiamarla traduzione?
Perché la traduzione spesso comporta anche apportare modifiche dettate
dalla cultura locale.
Da noi i programmi sono sempre stati così e ormai fare diversamente "stona".
Per gli anglofoni è normale avere programmi che parlano in tono
colloquiale, noi invece non saremmo abituati.
>> Non rispettare questa convenzione porta a traduzioni che danno una
>> percezione di scarsa professionalità che vorrei evitare...
> Purtroppo la parvenza di professionalità in Italia si basa sul fumo. Se
> un programma fa quello che deve fare, può anche dire le parolacce e
> ruttare! :P
Diciamo che un programma non solo deve fare quello che deve fare, ma
deve anche essere bello a vedersi e ben tradotto.
L'assenza delle ultime due caratteristiche non va a inficiare la prima
ma, ad esempio, preferisco decisamente usare GTK+ o Qt piuttosto che Tk
o Motif.
--
Buongiorno.
Complimenti per l'ottima scelta.
Maggiori informazioni sulla lista
tp