Richiesta revisione kbd-1.15.2

Sergio Zanchetta primes2h@ubuntu.com
Ven 10 Dic 2010 18:47:54 CET


Il 08 dicembre 2010 17:27, Marco Ciampa <ciampix@libero.it> ha scritto:
> On Wed, Dec 08, 2010 at 03:15:50PM +0100, Sergio Zanchetta wrote:
>> Il 08 dicembre 2010 12:19, Marco Ciampa <ciampix@libero.it> ha scritto:
>> > Solo una curiosità.
>> > Perché traduci "failed" con "non riuscita"? Perché non "fallita"?
>>
>>
>> Perché fallito/a in generale mi suona troppo forte, questione di
>> gusti, "non riuscito/a" lo trovo più formale.
>>
>> Tra l'altro "non riuscito/a" è usato nella maggior parte delle
>> traduzioni, presumo per lo stesso motivo.
>
> Ma è presente in un qualche glossario o è solo una convenzione, anche
> se molto diffusa?

Non la chiamerei "convenzione", entrambe sono traduzioni della parola
originale. (non è in glossario comunque)

Come per altre parole, una traduzione può essere usata di più
dell'altra per varie ragioni (ad es. a seconda del contesto).


> Scusa se "rompo" ma sono sempre curioso per la scelta dei termini dei miei "colleghi".
>
> Alle volte mi càpita che un vocabolo, che mi sembrava non appropriato in passato,
> col tempo lo "digerisca" e lo adotti a mia volta.


In effetti spesso capita spesso così. ;-)

Ciao,
Sergio.


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