[trashware] considerazione sul trashware.

Matteo Papadopoulos teo@betaonline.net
Gio 14 Apr 2005 12:53:26 CEST


Ciao

non sono un tecnico in grado di affermare questo o quello con sigle e 
nomi antichi che non conosco! Non parlerò qui tanto di trashware quanto 
della migrazione a linux da parte del mondo... secondo me le due cose 
non vanno confuse.

La mia esperienza che si basa su 2 aspetti fondamentali:

1) Non sono un tecnico HW ma da mille anni lavoro con l'informatica, 
faccio grafica sia 2d che 3d, editing video e programmo in php, 
actionscript, python ecc... quindi francamente, non posso ritenermi un 
"utonto" alle prime armi. E' vero che uso Linux da troppo poco (3 anni!!!)

2) Porto avanti un progetto sociale in Senegal che si basa totalmetne 
sul Trashware e sul Software Libero e credo "religiosamente" nella GPL!!!

Nonstante queste caratteristiche riconosco che "migrare" in toto a Linux 
finora mi è risultato difficile, nonostante abbia sotto il sedere un 
paio di macchine niente male e non dei PII a manovella.

Ho fatto opere di convincimento/conversione, ho installato linux a 
destra e manca ad amici parenti e consocenti sempre e solo quando 
l'utilizzo si limitava (per il 99% dei casi) a posta, scrivere 
documenti, fogli di calcolo, web, musica, film e download.
L'installazione, confido molto nella nuova UBUNTU, è stata  fatta solo 
ed esclusivamente dal sottoscritto. Loro non erano o non si sentivano in 
grado.

In molti casi non ho avuto problemi, loro fanno quello che hanno da 
fare. Io mi sbatto ogni tanto via ssh e apt e gli aggiorno/rimetto a 
posto quello che non va.

In altri casi è stata più dura... quando uno ci lavora con esigenze di 
"produttività" si ritrova a dover installare programmi strambi: 
multiproxy delle banche per l'home banking, il prgramma di monitoraggio 
dei pacchi spediti con DHL, il gestionale della prorpia azienda del 
1994, il cdrom del louvre e cazzate del genere che nel 90% dei casi 
vanno solo winz. Senza contare la marea di aggeggi che oggi si attaccono 
al pc... palmari, cellulari, telecamere, fotocamere... io ho difficoltà 
a farli funzionare tutti "facilmente".

La mia esperienza mi dice che il passaggio NON PUO' ESSERE DRASTICO E 
VIOLENTO. Io, che ho quelle caratteristiche sopra elencate, non ci sono 
ancora riuscito a causa di vincoli e resistenze, come può riuscirci un 
"utonto"? Ho quindi speriementato il passaggio graduale. Diciamogli: Ok, 
utilizza pure WIN se ti trovi meglio, ma usalo con un minimo di testa!
Esistono strumenti liberi anche su WIN con cui si fa TUTTO:

Messenger -> Gaim
Word/excel -> OpenOffice
Nero -> DeepBurning
Photoshop -> Gimp
WindowsMediaPlayer -> VLC
XMule -> Emule
Internet Explorer -> Firefox
Outlook -> Thunderbird
Notepad -> Scite

ho visto che la gente non ha problemi a cambiare i programmi e piano 
piano comincia a comprendere il significato della cosa. Poi da sola, 
senza che nessuno la convinca, comincia ad interessarsi al "sistema 
operativo libero" e ritroverà esattamente gli stessi utensili che aveva 
prima. Il passaggio NON E' COSI' BRUTALE e le cose da imparare saranno 
meno al momento della migrazione.
Le icone e la grafica su LINUX *sono più belle e più varie* che su 
windows; è ancora troppo difficile installarle e ci vogliono solo 
macchine in grado di supportarle ma la stessa cosa vale per windows 
XP... o fallo girare su un PII!!!

Le macchine vecchie (i P, PII, e i primi PIII) servono ad altri scopi. 
Firewall, server, terminali di utilità o di calcolo, non a far conoscere 
linux al mondo.
Se si prende quella strada l'effetto che si ottiene è esattamente il 
contrario. La gente vedrà linux come una cosa vecchia, brutta e lenta 
quando invece vuole tutt'altro. Alla fine si ricompra un pc nuovo bello 
fiammante e ci rimette windows... bella fregatura!

Ho delle grosse perplessità anche sul fatto di mandare i P133 nei paesi 
in via di sviluppo perchè ancora non ho visto un pc del genere diventare 
utile per un utonto... ma questo lo metto sul prossimo post! :)

ciao teo

















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