[trashware] sul trashware che avrebbe fatto il suo tempo, era: qualcuno persevera...

D. Davide Lamanna davide.lamanna@binarioetico.org
Lun 4 Lug 2022 14:53:20 CEST


Buongiorno,

felice di vedere che la lista è viva e lotta insieme a noi.
:-)

Secondo me per dire che il Trashware non possa più avere lo stesso 
successo del passato, dobbiamo definire cosa intendiamo con successo. Se 
con successo intendiamo che le persone possano usare l'online banking o 
un sito di ecommerce, probabilmente è vero, il Trashware serve a poco o 
niente. Se intendiamo che possano fare videocall per la DAD, allora è 
vero, con 50 euro risolvi. Ma i computer servono a molte più cose. 
Servono innanzitutto ad imparare. Per i bambini il Trashware è l'ideale, 
sia l'attività in se stessa, sia il sottoprodotto. Che non si debba 
buttare, i bambini lo sanno meglio di noi, ma anche veicolare quel 
concetto è importante. In generale, secondo me, i computer servono alle 
comunità che hanno esigenze specifiche (anche molto specifiche) che 
intendono affrontare e risolvere insieme. Forse pensare che il PC donato 
debba essere il più possibile simile ad un PC "normale" è un falso 
obiettivo.

Sono stato invitato giovedì scorso a Jazzinn, proprio per parlare di 
Trashware (per la precisione del progetto "Un PC per Tutti"):

<https://www.fondazioneampioraggio.it/jazzinn-intro-call-2022/>.

Durante la sessione di brainstorming, mi è stato consigliato proprio di 
concentrarmi sul concetto di comunità. Per esempio, si è detto che la 
"P" di PC sta per "Personal" e questo risulta limitante. Altri consigli 
nel seguito:

Favorire la nascita delle comunità che riutilizzano, parlando con: i 
raprresentanti delle APS, delle associazioni del territorio, 
Assobenefit, realtà analoghe all'Urban Digital Center di Rovigo, 
mercatini dell'usato (che a quanto pare stanno diventando sempre più 
mercatini digitali), Istituti Tecnici locali (possono insegnare o 
imparare, ricondizionare per se stessi o per altri), i punti di 
facilitazione digitale recentemente introdotti, ecc. Quindi puntare 
molto sull'educazione al digitale, sulla formazione di competenze per 
l'autonomia digitale. C'erano anche persone esperte di pedagogia 
digitale, che mi hanno consigliato di pensare a laboratori dove 
discutere di processi collettivi di design creativo.

In generale, tutti i presenti sembravano estremamente interessati 
all'idea del Trashware, a tutti sembrava super sensata. E' vero che a 
noi qui, che ne abbiamo viste di tutti i colori nei 20 anni appena 
passati, questo interesse ci fa un po' sorridere e tanti slanci ci 
sembrano ingenui: le difficoltà sono enormi e i processi molto lontani 
dall'essere di semplice attuazione. Ma l'entusiasmo altrui dà comunque 
la carica!


Saluti ricaricati,
Davide






On 02/07/22 12:33, Marco Fioretti wrote:
> Salve a tutti,
> e grazie a tutti quelli che stanno portando avanti attivita' di recupero
> Detto questo...
>
> io pure temo, e in minima parte ho vissuto durante il lockdown tutto quello Giomba dice a proposito del "trashware che avrebbe fatto il suo tempo"
> All'epoca riuscii ad avere un laptop in regalo per una famiglia indigente che non sapeva come far seguire le lezioni in DAD ai figli. Fu inutile, perche' funzionava e funziona perfettamente, ma era  talmente vecchio da non avere webcam. Risultato, ancora oggi e' usato a casa mia con soddisfazione, come desktop Debian d'emergenza quelle poche volte che dobbiamo usare tutti in simultanea LibreOffice o il web. Con quella famiglia risolvemmo trovando qualcuno che poteva regalargli uno smartphone abbastanza potente per reggere videochiamate, sui loro (a parte che non avevano soldi per pagarsi ADSL o giga mobili a sufficienza...) giravano a malapena whatsapp (solo testo, non video...)
>
> Ma era da un pezzo che il trashware stava diventando meno rilevante, purtroppo. In parte perche' tanti consigli e "storie di successo" trashware hanno (non per colpa loro) poca o nulla applicazione pratica, in realta', per chi ne avrebbe davvero bisogno. Fisso o mobile, un computer su cui si installa orgogliosamente una delle N minidistro dai requisiti minimi, ma che poi non regge il sito di home banking, o uno di e-commerce, o un sito pubblico che NON funziona comunque sotto Linux (ancora ce ne sono) al 95% degli italiani non serve a niente.
>
> Poi c'e' comunque il problema logistico/culturale generale gia' citato da Giomba, che col trashware o i sistemi operativi c'entra ben poco: da una parte lo spazio FISICO (o la disponibilita' a trovarselo in casa) per un computer fisso ce l'hanno sempre meno persone. Dall'altra si e' diffusa troppo (e qui di colpe ne hanno tutti) la mentalita' imbecille per cui internet = mobile = touchscreen, per cui a quasi tutti ormai si spegne il cervello se gli dici di usare tastiera fisica e mouse, magari il problema fosse ancora "ma Linux non ha gli stessi bottoni di Windows". Con tutto quel che ne consegue in termini di produttivita' e cultura informatica vera, vedi i famosi "nativi digitali" che durante il lockdown andarono in tilt a frotte, perche' per la DAD dovevano usare interfacce che richiedevano piu' delle solite 3/4 ditate di Instagram & C
> Scusate lo sfogo, ma a parte quello ho anche una domanda pratica per giomba (e chiunque altro avesse da aggiungere su questo tema): va bene se, con calma, trasformo la tua email qui sotto in un guest post sul mio sito, per stimolare ulteriori discussioni? Parlo dihttps:stop.zona-m.net, queste le altre volte in cui ci ho scritto di trashware:
>   https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fstop.zona-m.net%2Ftag%2Ftrashsware&e=566de099&h=b18f4b73&f=y&p=n   (inglese)https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fstop.zona-m.net%2Fit%2Ftag%2Ftrashware&e=566de099&h=b5190d69&f=y&p=n   (italiano)
> Buon trashware a tutti, nonostante tutto.
> Marco
>
> On Sat, Jul 2, 2022 at 11:45,giomba@linux.it  wrote:
> Un saluto a tutti, mi accodo anche io nel riportare le ultime esperienze
> avute in merito.
>
> Personalmente credo che il Trashware "per necessità" sia un'attività che
> ormai ha fatto il suo tempo.
> Con la cifra irrisoria di 50 EUR uno si compra un tablet nuovo e ha
> risolto tutti i problemi che ci sono, oggi, nell'attività di Trashware.
>
> Gli ultimi sforzi coordinati, per il Trashware, con supporto attivo
> dell'amministrazione comunale [2], li abbiamo fatti nei momenti centrali
> della pandemia, a marzo 2020 e 2021, quando abbiamo dovuto affrontare
> innumerevoli problemi igienici e di mobilità [1] (se ricordate, ai
> tempi, non si poteva nemmeno attraversare il confine comunale o uscire
> dopo le 22).
>
> Il risultato di questa recente esperienza è:
> entrate idonee / entrate totali: 42%
> (E questo non tiene conto di tutte le email ricevute, da parte di tutti
> quelli che, in buona fede, avrebbero voluto donarci cose che non fossero
> PC, come monitor CRT, stampanti ad aghi o... Commodore 64 :-) In tal
> caso, forse, sarebbe più sul 10%)
>
> uscite soddisfatte / uscite totali: 53%
> (Essenzialmente per mancanza di materia prima - ossia computer portatili
> - per quanto l'iniziativa abbia avuto anche una certa diffusione
> mediatica sui giornali, radio locali e vari siti istituzionali)
>
> circa 40 computer mossi
>
> Si tratta di numeri veramente piccoli, se confrontati con l'enorme
> sforzo fatto per realizzarli ([1]).
>
> Un dato significativo è che c'è un'enorme squilibrio tra la domanda e
> l'offerta, e quello che si può davvero fare:
> - il trashware si fa con i computer fissi
> - nessuno vuole un computer fisso
>
> Per quanto una famiglia possa avere bisogno di un computer la DAD,
> ormai, nella realtà comune, computer = portatile (se non computer =
> tablet). Non li biasimo: magari si tratta di famiglie con 6 figli da
> mandare a scuola, figuriamoci se il loro problema principale è avere 6
> scrivanie per installare 6 computer fissi in casa.
>
> Portatili e tablet sono difficili da recuperare, perché se si rompe un
> pezzo, tendenzialmente non si può cambiare, a meno di avere un altro
> esemplare dello stesso modello, ma il nostro magazzino non è così grande
> per accogliere tutta questa varietà.
> Ogni tablet poi fa storia a sé anche lato software, e anche solo
> "formattarlo" richiede uno sforzo di tempo immane.
>
> Comunque sia, se ci verrà nuovamente richiesto in futuro, non ci
> tireremo certamente indietro: se qualcuno ha bisogno di una mano, se
> qualcuno vuole provare a recuperare il suo vecchio PC, di certo non ci
> tiriamo indietro, e sapere che quello che facciamo può aiutare qualcuno,
> dà sempre una certa soddisfazione.
>
> Però, da qui a dire che il Trashware sia in forma smagliante, o che sia
> l'attività principale di un LUG, direi che ce ne corre!
>
> Ciao!
>
> [1]https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fcloud.golem.linux.it%2Fs%2FRHcEsCFJxDey3C3&e=566de099&h=b798d0ca&f=y&p=n   (https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fcloud.golem.linux.it%2Fs%2FRHcEsCFJxDey3C3&e=566de099&h=b798d0ca&f=y&p=n  )
> [2]
>   https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fwww.comune.empoli.fi.it%2Fcomunicato%2Fdigitale-civile-dona-il-tuo-vecchio-pc-sara-rigenerato-e-dato-agli-studenti-le-lezioni&e=566de099&h=09087179&f=y&p=n   (https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fwww.comune.empoli.fi.it%2Fcomunicato%2Fdigitale-civile-dona-il-tuo-vecchio-pc-sara-rigenerato-e-dato-agli-studenti-le-lezioni&e=566de099&h=09087179&f=y&p=n  )
>
> --
> giomba
>

(null)


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