[Scuola] Italia peggio dell'Africa?

Claudio Del Brocco claudiodelbrocco@yahoo.it
Sat Jan 9 01:02:21 CET 2010


fab ha scritto:
>> Francesco ha ragione...
>> Parliamo della necessita' di costruire una campagna dedicata
>> all'educazione necessaria agli insegnanti.
>>     
>
> Forse e' il momento di ritoccare il titolo della discussione? (tipo:
> aggiornare gli insegnanti?)
> Cerchero' comunque di mantenermi sul tema del software libero.
>
> Stavo pensando al fatto che nella mia citta', ogni anno, durante il Linux
> Day, centinaia di ragazzi vengono accompagnati ad assistere a presentazioni
> sul software libero.
> Quando questi ragazzi ritornano a scuola, pero', nella pratica educativa
> quotidiana, raramente lavorano sul software libero,  nonostante i docenti
> che li accompagnano siano sempre gli stessi e conoscano l'esistenza e i
> vantaggi del software libero.
>
> Chi puo' costringerli a fare questo "passo"? Chi puo' costringerli ad
> imparare ad usare un altro software?
> A mio parere lo puo' fare solo il Dirigente o un responsabile del sistema
> informatico della scuola.
> Ho usato una brutta parola: "costringere".
> L'ho usata perche' in base alla mia esperienza i docenti sono restii a
> cambiare software a meno che vi siano costretti...
>
> Visto che ci sono poche risorse, andrebbe fatto un Linux Day, o una
> campagna, come diceva Marco Costanzo, dedicata a "chi conta" (Dirigenti e/o
> ai delegati responsabili dei laboratori di informatica), a cui parlare di:
>
> - sicurezza (dai virus)
> - legalita' (e risparmio)
> - programmi utili per la didattica normale e la didattica speciale
> (Handicap)
> - soluzioni concrete: metodi di migrazione parziale (o totale) di un
> laboratorio
Il problema è abbastanza complesso e non tocca solo l'inerzia a cambiare 
le cose, forse una certa pigrizia, ma anche i familiari dei docenti.
Ha scuola ho organizzato due incontri introduttivi su Linux aperti al 
territorio, sono venuti circa il cinque per cento dei docenti (inerzia? 
mancanza di curiosità? pigrizia? non so.)
Ho implementato un'infrastruttura di rete con una postazione in ogni 
classe, oltre al laboratorio, installando solo Linux e ovviamente 
software libero, i docenti condividono le scelte che ho fatto, 
fondamentalmente per il risparmio (non solo legalità ma anche la tassa 
annuale degli antivirus ecc), ma quelli che lo usano si contano sulle 
dita di una mano. Il singolo computer il docente che lo usa a casa e lo 
utilizza anche a scuola come macchina da scrivere, ma portare la classe 
nel laboratorio lo spaventa perché deve gestirne molti computer 
contemporaneamente. Purtroppo nella scuola media inferiore manca la 
figura dell'aiutante tecnico o assistente di laboratorio e ciò crea 
molte difficoltà, sia per la gestione sia per le lezioni. Una soluzione 
che avevo proposto era la compresenza, almeno per le prime volte, di due 
docenti con una classe durante l'utilizzo del laboratorio, ma con i 
continui tagli non ci sono i fondi. Che fare? Non lo so. Per ora sto 
facendo un corso sull'utilizzo di base del laboratorio e cerco di 
sensibilizzare  e  aiutare alcuni colleghi attraverso un rapporto 
interpersonale,  forse otterrò qualche cosa.
Pensa che una prof. si avventurerà nel laboratorio con la classe da sola 
perché sa che gli alunni padroneggiano abbastanza bene il programma che 
desidera far usare, nello specifico è Inkscape. Possibile che si debba 
affidare a docenti disposti a partecipare a 
"viaggiavventurenelmondoinformatico.scuola.it"
Anche se OpenOffice è abbastanza compatibile i docenti continuano a 
usare a casa MOffice perché lo usano i loro familiari, in genere il 
docente della scuola media ha una certa età e d'informatica non ne 
capisce, si deve affidare ai figli e questi, usando Win e compani non 
permettono ai genitori (docenti) di cambiare sistema. Qui bisogna 
sensibilizzare la famiglia e/o aiutare il docente a essere autonomo. Non 
sembra, ma ho riscontrato con molti colleghi questo  problema.

Oltre a parlare serve aiutare, assistere, accompagnare i docenti e le 
scuole a fare la migrazione, il nuovo (Linux) spaventa ma se la scuola 
e/o i docenti sanno che hanno a chi rivolgersi nei momenti di difficoltà 
forse si può essere più incisivi.
Ma ripeto, non solo accompagnare il docente per l'uso scolastico del 
computer, ma anche per l'uso casalingo perché quello che conta è la 
dimestichezza.
Forse servono dei LUG più sensibili al mondo della scuola, forse dei 
LUG-SCUOLA.
Un saluto
Claudio Del Brocco
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