Virgolette (era Re: GPDF - revisione (2) )

Andrea Celli tp@lists.linux.it
Wed Feb 5 11:57:01 2003


On 04 Feb 2003 23:38:08 +0100
Luca Ferretti <elle.uca@infinito.it> wrote:


> > Assolutamente no, ci si riferisce a qualcosa di molto diverso.
> > Citare significa riportare una frase o una sola parola del discorso altrui.
> > 
> > Il nome di un file è una parola che potrebbe avere anche altri significati,
> > ma che nel discorso viene usata come identificativo del file, quindi in una
> > accezione particolare. Quindi va tra virgolette alte.
> > 
> Ah, quindi dovrei scrivere: «Ho scritto una lettera a "Margherita"» ?? 
> 
> O in questo caso basta la maiuscola? O forse si evince dal contesto? 


Ovvio che no. Un mio amico ha collezionato migliaia di parole "bisenso",
ossia che in italiano hanno più di un significato (es. cancello), escludendo quelle 
che hanno la stessa origine (es. [Mm]argherita). 
Dovessimo metterle sempre tra virgolette ... :-))

Mi riferivo all'esigenza che può essere sentita in certe situazioni
di mettere in evidenza il fatto che una parola ha un significato diverso
da quello normalmente riportato sui dizionari o per sottolineare il fatto che non 
appartiene al normale vocabolario italiano (termini tecnici, parole straniere, ...).

In questi casi, se si usano virgolette, vanno usate le virgolette alte.

 Però, non c'è un obbligo tassativo di usarle. È una scelta stilistica.
È regolata, da una parte, dall'esigenza di rendere il testo chiaro e,
dall'altra, di non appesantirlo con troppi simboli, possibilmente inutili.
  

> Inolte, per coerenza, dovrei virgolettare nomi di file composti da
> parole presenti nel vocabolario, ma non, ad esempio img-mnl-20030123.jpg
> Non credo che tale nome sia assimilabile ad una parola o che possa avere
> altri significati. 
> 

Quindi, è solo più _probabile_ che senta l'esigenza di virgolettare nomi di file 
composti da parole presenti nel vocabolario. Soprattutto, se appaiono isolati.
Sarebbe bruttissimo virgolettare un elenco di trenta nomi di file,
sia che siano parole comuni che accrocchi alfanumerici.
 Nel primo caso bisogna trovare altri trucchetti.
Per esempio, non scriverei:
- devi eliminare Luigi, Giovanni, Margherita, Andrea, ...
e neppure
- devi eliminare "Luigi", "Giovanni", "Margherita", "Andrea", ...
ma
- devi eliminare i file Luigi, Giovanni, Margherita, Andrea, ...

Nel secondo caso è normalmente inutile aggiungere qualcosa, per es.
- devi modificare resolv.conf, modules.conf e fstab


> > Vediamo il tutto su un esempio:
> > Il tecnico continuava a dire «bilancio», ...

> ..... anche se io
>avrei usato un ".. a dire: «Bilancio!», ..." per la prima occorrenza,....

Sono due cose leggermente diverse. 
Come scriveresti tu significa che il tecnico continuava a ripetere esattamente la stessa frase.
Come ho scritto io significa che diceva frasi diverse, ma che tutte contenevano
quella parola. Questo lo posso riassumere citando solo la parola che è presente in tutte 
queste frasi e che le caratterizza, causando anche confusione per la sua bivalenza nel
contesto.
Nella politica attuale, forse Bush non ha mai detto «Guerra!» come frase esatta.
Però continua a dire «guerra» all'interno di frasi più articolate. 
Il fatto che lo metta tra virgolette basse significa che quella parola è stata 
detta da lui e che io lo sto citando. 

Tornando alle regole che stavamo discutendo, la tua sarebbe una citazione di
una frase composta da una sola parola, la mia è la citazione di una parola.
Entrambe vanno tra virgolette basse.

>............
> non stiamo tentando di trovare un modo per distinguere la stessa parola
> usata con tre diversi significati nello stesso periodo. 

Era un esempio cumulativo di tre situazioni in cui si usano 
virgolette alte, virgolette basse o nessuna delle due.
Mettendo tutto nella stesso contesto, secondo me, risulta più chiaro
l'uso diverso dei tre modi di scrivere.

ciao, Andrea