R: Un Consiglio

Yuri tp@lists.linux.it
Fri Feb 28 11:51:02 2003


Il giorno Fri, Feb 28, 2003 at 09:02:57AM +0100, Gianluca Sartori ha scritto:
> Sono daccordo a mantenerle distinte. Quello che sto cercando di dire č che dovremmo contestualizzare le traduzioni, utilizzando vocabolari distinti a seconda del destinatario del software. In questo modo i programmi di utilitą generica avranno un vocabolario generico, i programmi specialistici avranno un vocabolario adatto al settore o alla disciplina dell'ambito in questione.

Riguardo alla tua proposta: generalmente lo si capisce dal programma originale.
Mi spiego con un esempio. Se non ricordo male, qualche tempo fa qualcuno
ha fatto la traduzione di un programma di disegno per bambini. Il linguaggio
del programma originale era adatto ai bambini e lo stesso lo deveva essere
la traduzione. Il programmatore scrive un programma per un certo target
e noi dobbiamo fare altrimenti. Ora, i programmi GNU sono in generale 
abbastanza tecnici e quindi dobbiamo fare altrettanto. 

Permettimi una divagazione: devi imparare a guidare e scopri che
ci sono le luci di posizione, gli anabbaglianti e gli abbaglianti.
C'č un linguaggio tecnico che va rispettato. Al bambino piccolo puoi dire
«andiamo in macchina e accendiamo le luci»...
I programmi che traduciamo hanno un loro linguaggio tecnico: a nessuno
viene chiesto di conoscere come funziona il motore (il codice sorgente),
ma per lo meno bisogna imparare il termine "cruscotto", "tergicristallo"
eccetera...

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Ciao! :-)
Yuri

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